Napoli depresso, l'Inter passa al San Paolo
Erroracci in difesa, Lukaku e Martinez stendono gli azzurri. Urge uno psicologo
di Davide Martino
Il Napoli è neve al sole e l'Inter oggi ne ha mostrato tutta la fragilità. Prima mentale, poi fisica e infine tattica. Gattuso parte con lo stesso undici di Sassuolo preferendo solo Hysay a Luperto con il conseguente spostamento di Di Lorenzo al centro della difesa. La squadra tiene bene il campo e sfiora anche il vantaggio, ma soffre tremendamente le ripartenze neroazzurre capaci di mortificare la mole di lavoro del Napoli. Gli svarioni sono frutto del pessimismo che aleggia intorno alla squadra incapace di mostrare il significativo cambiamento di marcia che il nuovo mister vuole imprimere. La reale percezione è che il post ammutinamento abbia sortito un fluido negativo nella testa dei giocatori incapaci di reagire alle pieghe negative dei match. Forse più di un nuovo allenatore serviva uno psicologo. Il Napoli prende due traverse, costruisce gioco e domina a tratti la partita, ma non da mai la percezione di poter raddrizzare un risultato che l'Inter legittima grazie a "orrori" dei singoli. Il vuoto al centrocampo sia in fase di contenimento che in impostazione è lampante e la società avrebbe già dovuto porre rimedio con l'acquisto di un giocatore funzionale per caratteristiche a completare il gioco delle coppie di cui parla Gattuso. Ad oggi si sta mandando Fabian al macello costringendolo a interpretare un gioco troppo distante dalle sue corde. Urgentissimo l'intervento e ben venga l'acquisto di Lobotka che per caretteristiche e garra può diventare utilissimo alla causa Per Gattuso c'è tantissimo da lavorare, soprattutto sotto l'aspetto mentale, con alle porte le sfide contro Lazio e Juventus che non lasciano presagire nulla di buono.