Spiritus Mundi al Maschio Angioino

Fino al 22 luglio è visitabile la mostra di Runggaldier e Ciaramella

    di Flora Fiume

Ultimissimi giorni per poter visitare gratuitamente al Maschio Angioino la mostra di Hermann Josef Runggaldier e Mario Ciaramella, dal titolo “Spiritus Mundi”. Si tratta dell’esposizione che ha inaugurato il 2 giugno la riapertura degli spazi della Cappella Palatina del castello dopo il lockdown e che resterà visitabile fino al 22 luglio. E’ una doppia personale, prodotta da Andrea Aragosa e Black Tarantella, curata da Marco Izzolino e Carla Travierso e promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli. I due artisti contemporanei espongono insieme le loro opere. Hermann Josef Runggaldier è nato nel 1948 in Val Gardena, dove tutt’oggi vive e lavora. Si è formato alla Scuola di Arte di Ortisei. Qui ha mosso i primi passi  artistici sotto la guida di Markus Valazza, che lo ha avvicinato all’intaglio ligneo. Col tempo ha poi sviluppato un linguaggio artistico autonomo e indipendente, creando le sue prime opere. Ha realizzato sculture e installazioni in vetro, in bronzo e non solo, sia col tema dell’arte sacra che dell’arte profana. Mario Ciaramella è beneventano, di Luzzano, è del 1956, con un passato legato alla vita dei campi, una formazione all’Accademia di Belle Arti di Napoli, sotto la guida di Augusto Perez, del quale ha seguito i corsi di scultura. Ha sviluppato una sua poetica scultorea con l’utilizzo dei materiali che ha sempre dominato con dimestichezza. Argilla, legno, pietra.

La mostra Spiritus Mundi, che ha avrebbe dovuto essere inaugurata a marzo, ma che ha subìto, come tutte le altre, un rinvio forzato, raccoglie circa 50 opere dei due artisti, che pur vissuti così lontani geograficamente, sono rimasti fortemente legati alla cultura e alla tradizione dei luoghi natii, e hanno fatto di questo legame, ciascuno per conto suo, la propria originale espressione artistica. Mettere insieme questi due scultori ha l’intento di valorizzare ricchezze disseminate per tutto il territorio italico. Val Gardena da un lato, Valle Caudina dall’altro. Natura, vallate, corsi d’acqua, montagne, vegetazione rigogliosa sia qui che lì. Luoghi caratterizzati da un diverso clima, una diversa conformazione biologica e geologica che hanno mantenuto salde le loro origini riuscendo in qualche modo a combattere l’omologazione del moderno quotidiano. Tutto questo si riesce a leggere nelle opere di Runggaldier e Ciaramella in cui l’uomo resta il punto di riferimento che deve però fare costantemente i conti con la natura circostante, in continua relazione con lo spazio che occupa.





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