Storie e miti del teatri napoletani

Prima puntata dedicata al Teatro San Ferdinando. Dalla sceneggiata ad Eduardo

    di Armando De Sio

Gli storici del teatro napoletano non sono concordi sull’anno di nascita del Teatro San Ferdinando: Benedetto Croce diceva il 1790, Vittorio Viviani fissava la sua inaugurazione nell’inverno del 1797. Croce scrisse che la costruzione fu voluta dal notaio Gaetano Francone, che era in società con due attori del San Carlino, mentre Vittorio Viviani assegnò la paternità del progetto al principe Ripa Francesconi di Columbrano. Più leggendaria che storicamente fondata la voce che lo vuole costruito per volontà di Ferdinando IV, che aveva da quelle parti un’amante. Il San Ferdinando divenne fin dall’inizio uno dei teatri più importanti di Napoli, non solo perché si trovava in un quartiere molto popolare della città, ma anche perché era il tempio della sceneggiata, genere teatrale tra i più graditi ai napoletani, che aveva per protagonisti un buono (“isso”), la sua donna (“essa”) e un cattivo (‘o malamente). Il teatro ospitò inoltre grandissimi attori come Eduardo Scarpetta e la sua compagnia, i Pica e i tre De Filippo agli esordi.

Durante la Seconda guerra mondiale una bomba colpì il teatro distruggendolo. Il 25 febbraio del 1948 Eduardo De Filippo comprò i ruderi del glorioso teatro, investendo nella ricostruzione tutti i suoi guadagni e indebitandosi con le banche. All'indomani dell'acquisto venne costituita la SIT Società Imprese Teatrali che gestì sia il teatro sia le compagnie "Il Teatro di Eduardo" e "La Scarpettiana". Eduardo inaugurò il suo teatro il 22 gennaio del 1954, mettendo in scena “Palummella zompa e vola” di Antonio Petito. Nello stesso anno venne costituita una nuova società, la "San Ferdinando Film", che con la partecipazione della RAI realizzerà sei telefilm della serie "Il Teatro di Eduardo”. Due anni dopo, nel 1956 nacque la società "Il Teatro San Ferdinando s.r.l", ma i debiti ed i pochi aiuti lo costrinsero a sciogliere la Scarpettiana nel 1960 e a chiudere il San Ferdinando l’anno successivo. Nel 1964 nacque la "Teatrale Napoletana", società costituita con Paolo Grassi fondatore insieme a Giorgio Strehler del Piccolo Teatro di Milano, con l’ambizioso programma di gettare un ponte culturale tra le due realtà così diverse di Napoli e Milano.

Eduardo aveva in mente di creare al San Ferdinando un centro studi e un museo del teatro dialettale, scuole per tecnici (macchinisti, attrezzisti, sarti), e per i giovani attori. Ma i problemi continuarono e nel 1966 si concluse anche l'avventura della "Teatrale", ma dopo alcuni lavori di restauro, il teatro venne dato in gestione all'ETI (Ente Teatrale Italiano). Nel 1996 il teatro è stato donato da Luca De Filippo al Comune di Napoli perché venisse restaurato e riconsegnato al pubblico napoletano. Ma il Comune non mantenne le promesse e dopo quasi dieci anni di abbandono, nel 2004 è entrato a far parte assieme al Mercadante del Teatro Stabile di Napoli e qui, per volere di Luca, è stata fondata una scuola diretta, dopo la sua prematura scomparsa, da Mariano Rigillo.





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