Storie e miti del teatri napoletani
Terza puntata dedicata al Teatro Augusteo che fu inaugurato nel 1929
di Armando De Sio
Costruito tra il 1926 e il 1929, fu la prima opera in cemento armato della città di Napoli dell’ingegnere Pier Luigi Nervi, su progetto dell’architetto Arnaldo Foschini e dell’ingegner Gioacchino Luigi Mellucci. Sorto nell’omonima piazzetta creata per far meglio defluire il traffico della neonata Funicolare centrale, l’Augusteo fu costruito lì dove vi era l’antico teatro di Palazzo Berio, realizzato da Luigi Vanvitelli nel 1772, che aveva una capienza di 1600 posti, mentre la sala odierna ne conta 1420. L’Augusteo fu inaugurato nel 1929 con una serie di kolossal (il “cinematografo” era allora la nuova forma d’arte), accompagnati da un’orchestrina, essendo ancora le pellicole prive del sonoro. Si rivelò, inoltre, una struttura molto adatta per la musica, secondo la studiata realizzazione architettonica: ospitò quindi i cantanti celebri di allora come Tito Schipa, Beniamino Gigli, Giovanni Martinelli, oltre a tutti i grandi della canzone napoletana.
Nel gennaio del 1930 fu proiettato il primo film sonoro, e le “estive” presentarono concerti, balletti, music hall, fino alla Piedigrotta in cui le case editrici presentavano la nuova produzione di musica leggera, e che divennero un’abitudine storica per la città. Divenuto ormai un teatro di un certo prestigio, l’Augusteo ospitò la grande Joséphine Baker con il balletto del Casino di Parigi, le riviste di Isa Bluette e Nuto Navarrini, e, dal 1934, la prosa con Sergio Tofano ed Elsa Merlini, la rivista con Totò, la canzone con la “Bottega dei quattro” (Libero Bovio, Nicola Valente, Gaetano Lama ed Ernesto Tagliaferri), cui si aggiunse Ernesto Murolo. Durante la Seconda guerra mondiale l’Augusteo fu chiuso, riaprendo solo quando gli Alleati nel 1945 lo trasformarono in club della Croce Rossa. Negli anni ’50 il teatro fu ristrutturato e divenne una sala cinematografica per film di cassetta, chiudendo poi definitivamente negli anni ’80. Qualche anno dopo la struttura fu richiesta come spazio per un supermercato, ma grazie all’intervento di Francesco Caccavale, futuro impresario dell’Augusteo, dopo una trattativa durata circa tre anni con la Società proprietaria, restituì il teatro al suo antico splendore, inaugurandolo nel novembre del 1992.
Sin dal primo anno della sua nuova storia, l’Augusteo ha curato particolarmente la selezione degli spettacoli, creando un gemellaggio con il Teatro Sistina di Roma per la capienza della sala, non trascurando però la prosa e i concerti di musica classica e leggera. Qui, nel 1997, Bruce Springsteen si esibì e dopo lo show si affacciò dal balcone del camerino per cantare “Thunder Road” insieme al pubblico radunato in piazzetta. L’Augusteo inoltre ha ospitato molti spettacoli della Compagnia di Luca De Filippo, e proprio in questo teatro il grande attore recitò per l’ultima volta, nella stagione teatrale 2015-2016, vestendo i panni dello scorbutico Ferdinando Quagliuolo nella commedia Non ti pago! di Eduardo, prima della sua scomparsa avvenuta il 27 novembre 2015.