Sprint Napoli, ora e' vietato sbagliare
La Champions si avvicina, Osimhen inarrestabile. Gattuso merita la riconferma
di Davide Martino
Gli ultimi risultati lasciano finanche un pizzico di amaro in bocca per una squadra realmente strutturata per competere per il vertice. Il diabolico giochino di ciò che poteva essere e non e' stato però collide con la realtà del calcio che e' fatta di risultati, ma soprattutto di prestazioni, per cui e' inutile scendere nei meandri della stagione, mentre e' opportuno godersi questa squadra che ha dimostrato di meritare davvero tanto al completo. Oggi il dovere della carta stampata in primis e dei tifosi al seguito e' quello di sollecitare la società alla conferma quasi integrare della rosa, allenatore compreso.
Partiamo dai giocatori. Il Napoli ha una squadra strutturata in ogni reparto e manca esclusivamente sull'out sinistro, dove l'enorme vuoto causato dall'infortunio di Ghoulam non e' mai stato realmente colmato. Il Napoli che dovrà nascere, con la Champions più vicina e lo spauracchio Fiorentina da cancellare e' una squadra che necessita della conferma in blocco di tutti i protagonisti investendo quel minimo gruzzoletto Champions per un nuovo terzino sinistro e i rimpiazzi di Bakayoko, Hysay e Maksimovic.
Altro discorso merita l'asset tecnico mortificato da ambiente, stampa e presidenza, ma che nei fatti ha dimostrato capacità, lungimiranza ed estrema competenza e professionalità. Mister Gattuso ha mangiato veleno e ingiurie da una piazza nevrotica e imborghesita da anni di risultati, piazzamenti e vittorie. Il mister calabrese ha subito le pressioni, ma soprattutto l'improvviso e ingiusto dietrofront della presidenza che a contratto oramai firmato si e' improvvisamente tirato indietro defenestrando un allenatore che vive di passione, ma soprattutto dell'onore della sua parola. Si diceva competenza, perché Gattuso ha dimostrato una crescita esponenziale che da immenso giocatore lo sta proiettando nell'alveo degli allenatori italiano più competenti e preparati. Parallelamente si parlava di lungimiranza, perché se esiste una persona che ha compreso a tempo debito quali erano le necessità del Napoli, questo e' proprio Ringhio.
L'attacco alla profondità, la necessità di variare uomini e alternative tattiche ha portato in dote l'acquisto di Osimhen e quello di Petagna, oltre al rilancio in pompa magna di Lozano. Gattuso ha saputo interpretare la rosa capendo come migliorarla, per cui sarebbe un delitto non comprendere l'enorme potenziale dell'allenatore capace di plasmare a sua immagine la squadra azzurra garantendo la definitiva consacrazione di Insigne, Zielinsky, Fabian. Certo non sono mancati gli errori. Il Gattuso personaggio e' troppo passionale, mentre dovrebbe comprendere che questa città piena di insidie e trabocchetti necessità di persone fredde e lucide anche e soprattutto nel disagio.
Gli isterismi di troppa gente hanno minato il rapporto tra il tecnico e la città, come se Gattuso avrebbe dovuto centrare subito lo scudetto. Il resto lo ha fatto il protagonismo della società che doveva disinnescare la bomba mediatica facendo comprendere le estreme e improvvise difficoltà della squadra nel periodo orrendo di novembre-febbraio, con ciò insistendo nella guida tecnica. Nella città ha preso il sopravvento l'ansia e il solito disfattismo che ha incrinato il rapporto con l'allenatore deteriorando quel giocattolo tecnico-tattico intravisto già a inizio campionato e poi scomparso per i troppi infortuni.
Tornando alle questioni di campo e' doveroso fare l'ultimo sforzo, ma troppo importante e' la posta in palio per credere nell'improvviso rilassamento della squadra. Bisogna scacciare i fantasmi di Firenze già nella notte del remake di Juventus-Inter. Se dovesse esserci il sorpasso un solo obiettivo dovrà esistere per gli azzurri, il contro sorpasso. Oggi il Napoli e' ingiocabile in tutte le sue componenti e la trasferta di Firenze dovrà confermarlo. Il resto e' passerella, mercato, calciomercato e una stretta di mano capace di conciliare ciò che di buono e' stato gettato, senza personalismi.
PAGELLONE AZZURRO
Meret 6 qualche colpa sul gol dello Spezia
Di Lorenzo 7,5 un finale da campione
Manolas 6,5 finalmente la continuità
Rrhamani 6,5 non fa rimpiangere Kalidou
Hysay 6 un po' in difficoltà a La Spezia
Fabian 7,5 signore del centrocampo
Demme 6,5 nevralgico
Bakayoko 6,5 un buon finale
Politano 6,5 ottimo
Lozano 7 due gol per riprendere il feeling
Zielinsky 8 classe pura
Osimhen 8 margini di crescita non calcolabili
Insigne 7,5 capitano mai domo
Mertens 6 rifiata
Elmas Mario Rui sv