Scivolone Napoli, tris dello Spartak

Peccato di presunzione degli azzurri contro i russi. Spalletti fa 'mea culpa'

    di Davide Martino

Un Napoli a due facce quello casalingo dell'ultima settimana che asfalta letteralmente il Cagliari, al netto dei soli due gol di scarto, ma che parallelamente fa harakiri in Europa League contro il modesto Spartak, compromettendo un girone resosi interessante per lo scivolone del Leicester a Varsavia. Andiamo con ordine e doverosamente riprendiamo la partita di domenica sera che offre un nuovo banco di prova agli azzurri contro una compagine scesa al Maradona esclusivamente per difendersi. 

Il 541 dell'ex Mazzarri ricorda il catenaccio di vecchio stampo, oramai obsoleto con la penuria di difensori marcatori che calcano i palcoscenici della serie A. Ne matura una partita a senso unico che vede il Napoli portarsi in scioltezza in vantaggio grazie alla nuova stella di Osimhen e legittimare successivamente con il raddoppio di Insigne, propiziato ancora dalla craque nigeriano. 

Il Napoli e lo stesso Spalletti legittimano la testa superando in ostacolo differente dal recente passato con una partita di controllo, possesso e personalità che impedisce a Ospina di sporcare i guantoni. La squadra è proiettata e Fuorigrotta gusta già la parentesi europea serbando rancore e vendetta nei confronti dello Spartak che rievocano i fantasmi della seconda cocente eliminazione dalla coppa Campioni.

L'inizio è incoraggiante e lascia ben sperare, anche e soprattutto perché si apprezza il turno over più cospicuo organizzato da Spalletti. Come è ipotizzabile le sorti del match cambiano drasticamente con l'espulsione di Mario Rui, reo di commettere un fallo duro, ma esclusivamente da giallo. Il rosso è eccessivo anche in considerazione dell'abnormita' di falli commessi dagli avversari nel corso di tutto il match.

L'arbitro inadeguato rovina una partita che sembrava segnata, galvanizzando degli avversari molto modesti, soprattutto in fase difensiva. Le scelte del mister in corso di partita per una volta non convincono, poiché gli azzurri in difficoltà dall'inizio della ripresa dovevano pensare più a mantenere il pareggio che a osare la vittoria. Intelligente la mossa del 351, molto meno il cambio di Politano con Lozano. In quel senso sarebbe stato più giusto fare entrare Rrhamani scalando Di Lorenzo a quinto di destra.

Sottigliezze che non devono minare stabilità dei ragazzi, semmai devono incentivare la crescita del gruppo che dovrà necessariamente fare tesoro della sconfitta. Il cammino europeo seppur più complicato passa per il doppio confronto contro il sorprendente Legia che il Napoli dovrà fare pienamente suo. Ora testa al campionato che riserva un test proibitivo in quel di Firenze, con alto coefficiente di difficoltà. La vittoria allieverebbe l'infausta notte europea.

PAGELLONE AZZURRO

Ospina Sv mai impegnato

Meret 6 non ha colpe suo gol

Di Lorenzo 6 a sinistra resta impresentabile

Rrhamani 6,5 sembra titolare inamovibile

Manolas 5,5 peccato per il gol annullato

Koulibaly 6,5 domina come al solito

Mario Rui 6 rovina la magnifica notte di domenica con l'espulsione (esagerata) di giovedì.

Fabian 6,5 molto meglio contro il Cagliari

Demme SV ben tornato

Anguissa 7 straripante

Elmas 6 si perde dopo l'ottimo inizio

Zielinski 5,5 manca ancora all'appello il fuoriclasse polacco.

Politano 6,5 partite importanti e di sacrificio 

Lozano 6 ancora a corto di condizione

Osimhen 8 nuova.stella.del campionato

Petagna 6 sarebbe la sua partita. L'arbitro dice di no.

Insigne 7 peccato per la prematura sostituzione

Ounas SV si vede poco

Spalletti 6,5 un punto in meno per l'errore di voler straripare in inferiorità numerica. Lo ammette anche lui in conferenza.





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