Ritratti napoletani: Isa Danieli
Da Eduardo alla Wetmuller: storia e carriera di una grande attrice dal talento poliedrico
di Armando De Sio
Ironica, vera, passionale. Questi pochi aggettivi possono ben descrivere Luisa Amatucci, meglio nota come Isa Danieli, nata a Napoli il 13 marzo del 1937. Il padre, Renato Di Napoli, appartenente alla antica dinastia dei Di Napoli, è stato il compagno di sua madre, Rosa Moretti (nome d’arte di Maria Santoro vedova Amatucci, 1904-1959), per un certo periodo di tempo, prima di separarsi definitivamente senza aver mai contratto matrimonio.
Cresciuta nei teatri della sceneggiata napoletana, dove lavoravano la madre e gli zii Di Napoli, debutta a 14 anni con il nome d’arte di Luisa Moretti, in 'O curniciello nel ruolo di sedotta e abbandonata. Mentre interpreta le sceneggiate napoletane viene a sapere che Eduardo De Filippo è in cerca di attrici giovani. Ma sentiamo il suo racconto: «Seppi di questa grande figura, di quest’uomo che aveva rifatto il Teatro San Ferdinando. […] Ho scritto una lettera a Eduardo dicendo che mi sarebbe piaciuto tanto lavorare nella loro compagnia e che ero una giovane attrice. Eduardo non mi avrebbe nemmeno pensato, probabilmente, se non fosse successo invece, dopo un paio di settimane o anche tre, venne a mancare una ragazza per un’appendicite urgente. Insomma stavano facendo Napoli milionaria! e aveva bisogno di una di queste ragazze che facevano la parte delle amiche della figlia, quella che più parlava delle amiche. […] Gli venne questa lettera e la fotografia […] e la locandina della sceneggiata. […] Mi ha chiamato, sono andata e ho debuttato la sera stessa dello spettacolo».
Terminate le repliche di Napoli milionaria!, nel ruolo di Teresa, Eduardo la conferma come comparsa per Questi fantasmi! e scrive per lei le parti da cameriera in Mia famiglia, e Bene mio e core mio. Nel 1955, durante la tounée a Roma, cambia il nome d’arte, definitivamente, in Isa Danieli. La prima volta in televisione è sempre con la compagnia di Eduardo, nel ruolo di Gemma in Miseria e nobiltà, trasmessa in diretta il 30 dicembre 1955 dal Teatro Odeon di Milano. Negli anni dal 1957 al 1963 viene scritturata da Nino Taranto che in quel periodo ripropone il teatro di Raffaele Viviani. La sua filmografia è varia e costellata di collaborazioni con importanti registi: da Lina Wertmüller a Giuseppe Tornatore, da Ettore Scola a Giuseppe Bertolucci.
Nel 1986 si aggiudica un Nastro d'argento come miglior attrice non protagonista per il film di Lina Wertmüller "Un complicato intrigo di donne, vicoli e delitti". A partire dal 2000 si è dedicata principalmente al teatro interpretando, tra l'altro, Tomba di cani di Letizia Russo, Filumena Marturano (grazie al quale vincerà nel 2001 il Premio Ubu come miglior attrice) e Ferdinando di Annibale Ruccello che nel 2006 le frutterà il Premio Gassman come miglior attrice. Nel 2019 mette in scena, con Giuliana De Sio, la commedia Le Signorine di Gianni Clementi per la regia di Pierpaolo Sepe, che riscuote un grande successo in molti teatri d'Italia, tra i quali l'Ambra Jovinelli di Roma, ove lo spettacolo registra il tutto esaurito.