Infortuni e paura, e' disastro Napoli

Credere ancora al campionato nonostante le pietose prestazioni con Cagliari e Barcellona

    di Davide Martino

L'analisi impietosa di queste ultime settimane dovrebbe essere racchiusa nello stentato pareggio di Cagliari e nel dominio tecnico tattico del Barcellona al Maradona, ma il vero dato da cui partire e analizzare queste deludenti prestazioni nasce da molto più lontano e riguarda la miriade di infortuni che la rosa azzurra puntualmente registra a ogni singola partita. Questo deve essere il vero interrogativo, perché la necessità di inseguire costantemente una formazione tipo e parallelamente uno stato di forma ottimale genera discontinuità sia da un punto di vista tecnico/tattico, ma soprattutto sul lato della continuità.

Sia ben chiaro, non parliamo di attenuanti, ma resta una vera e propria critica a una società che deve andare a fondo alla ricerca del problema e risolverlo. L'assenza costante di giocatori, in particolar modo nella zona nevralgica del campo diventa penalizzante e limita la crescita di qualsiasi squadra che voglia imporre calcio; non a caso usciti nuovamente dai radar sia Lobotka che Anguissa il Napoli ha iniziato a faticare in fase di possesso, ma soprattutto nella ricerca dei tempi di gioco.

Il risultato positivo di Barcellona nasce con Anguissa in campo, mentre si è subito pagato dazio dopo la sua uscita. Ma di esempi ce ne sono molteplici che comprendono anche le defezioni cicliche di Lobotka. Questo spunto che mai dovrà essere un'attenuante, deve rappresentare la base di inchiesta per comprendere le reali motivazioni di questa sofferenza, perché senza l'ossatura centrale chiunque faticherebbe. Il resto è sofferenza in quel di Cagliari contro una squadra rinfrancata dalla cura del grande ex Mazzarri e con scelte rivedibili di mister Spalletti che decide di affrontare gli isolani a specchio, snaturando nei fatti i pochi superstiti totalmente in balia dell'avversario per gli interi 90 minuti.

Pietoso il Napoli salvato solo dalla prepotente incornata di Osimhen che regala ancora qualche speranza in chiave campionato. Ancora più deludente è la notte europea, laddove quello che era definito il Barcellona più precario degli ultimi venti anni, al momento sembra invece una squadra rinata e capace di risorgere in poco tempo ricoprendo il ruolo che tutti gli appassionati riconoscono nel panorama calcistico europeo.

Il Napoli è stato un modesto sparring partner, fin troppo brutto per essere vero. Squadra totalmente impaurita e priva delle adeguate distanze di gioco che rendono difficoltosa l'uscita dal basso con la produzione di orrori tecnici.

Si salvano nel disastro generale solo Mario Rui che argina l'ostico Traore' e contemporaneamente offre anche proposizione offensiva, cui aggiungere il mai domo Osimhen, il quale anche con imprecisione riesce a tenere sempre in allarme l'ottimo duo dei centrali catalani.

Il resto è show azulgrana che si estende anche al di fuori del campo con i 500 tifosi ospiti che cantano e suonano per l'intera durata della partita, coadiuvati dagli applausi del Maradona, il quale mestamente è costretto a riconoscere la superiorità.

Si conclude con l'inno a Maradona che ieri è sembrato essere il solo anello di congiunzione rimasto tra due squadre troppo differenti tra di loro. Urge correre immediatamente al riparo con l'indagine approfondita del perché di tutti questi infortuni che stanno minando dalle fondamenta la costruzione di una squadra iniziata in modo più che valido.

La nota positiva, se così può essere definita, è rappresentata proprio dalla settimana tipo che d'ora in avanti, per le prossime 11 partite, cadenzera' gli allenamenti a castel Volturno ponendo (ci auguriamo tutti) fine all'ecatombe che da troppi mesi sta infestando la rosa. Mollato il sogno europeo bisogna tornare a vivere serenamente la settimana pensando solo al prossimo match di campionato.

PAGELLONE AZZURRO

Ospina 5 brutto errore

Meret 5 l'Europa è sua. Ma quanti gol ha preso

Di Lorenzo 6 frastornato, ma mai domo

Rrhamani 5 male male contro gli spagnoli

Koulibaly 5,5 può davvero poco senza supporto

Mario Rui 6,5 il migliore nell'ultima settimana

Demme 4,5 non a livello

Fabian 5,5 male anche lui nella nefasta serata europea

Zielinski 5 pesce fuor d'acqua nei due di centrocampo

Elmas 5 impalpabile

Insigne 5 soli il gol

Mertens 5 male a Cagliari, ma anche non servito

Osimhen 6,5 ultimo a mollare

Petagna 5 con attenuanti

Ounas 6 sguizza nel garbage time

Spalletti 4,5 male in Europa. Inspiegabile in campionato 





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