Milan-Napoli, show che fa bene al calcio

FInora e' stata la partita piu' bella e intensa di una Serie A che non decolla

    di Davide Martino

Il vero spot per il malandato calcio italiano lo hanno offerto Milan e Napoli con una partita di ritmo, sovrapposizioni, coraggio e tanta organizzazione. Il Milan si prende l'onore di una prestazione arrembante, ma il Napoli che risponde presente, si porta a casa tre punti fondamentali per la testa della classifica. Insperata, quanto meritata. Siamo solo all'inizio del torneo, ma dei primi importanti spunti si possono già pronosticare. Il campionato non è affatto una questione delle squadre milanesi più la Juve, anzi sia i neroazzurri che i bianconeri sono attardati e in preda a una psicosi di autolesionismo che sembra non avere fine. Al contrario il Milan di Pioli rappresenta la vera forza del campionato, sia come qualità di gioco che come convinzione del collettivo. Una forza che ha dovuto cedere, dopo ben 22 risultati positivi, ai ragazzi di Spalletti, ad oggi il vero valore aggiunto della rosa partenopea.

Il Napoli ha definitivamente rotto il deleterio nonnismo degli ultimi quattro anni, quando la squadra delle meraviglie, oramai priva della guida tecnica, ha preso il sopravvento come singola entità e non più come collettivo. Questo è il lavoro svolto sottovoce da De Laurentiis e Giuntoli che all'indomani della cocente sconfitta di Empoli hanno compreso le reali motivazioni delle falle del gruppo, intervenendo massicciamente questa estate.

Il Presidente e il Direttore con la costante presenza a Castelvolturno hanno ben capito le ragioni di un gruppo oramai composto da troppe individualità che tamponavano l'ascesa degli ultimi arrivi. Sia ben chiaro, l'epurazione dei big di questa stagione, non sarà mai una sentenza negativa alla carriera di giocatori che il popolo azzurro ha amato, quanto il giusto riconoscimento a dei ragazzi cresciuti e diventati grandi sotto al Vesuvio, ma destinati già da tempo a un cambio di squadra.

La lungimiranza del Presidente che qualche sprovveduto o sufficiente confina in fortuna hanno compreso la necessità di tagliare questa sottile, ma resistente linea di continuità dando luogo alla più dolorosa e sacrosanta riorganizzazione tecnica del Napoli aureliano. Oggi possiamo dire che il Napoli è fresco, combattivo, compatto e divertente, sia per gli spettatori che tra gli undici in campo. Addirittura siamo dinanzi a una squadra anche cinica, caratteristica sempre ricercata e mai dimostrata negli anni scorsi.

I più contesteranno che siamo solo all'inizio del torneo per esporci così tanto, ma questo gruppo giovane è per caratteristiche destinato solo a migliorare. Migliorare nelle proprie convinzioni, migliorare nel dominio dell'avversario più debole e nella sofferenza difensiva contro le squadre più blasonate. Migliorare significa soprattutto non perdere punti contro squadre meno quotare, perché se oggi il Napoli ha dimostrato di poter vincere contro chiunque, ancora non ha mostrato lo step decisivo nelle gare casalinghe contro i club minori.

Spalletti e il suo staff dovranno infondere la giusta mentalità a questi ragazzi per consentire loro l'affondo decisivo per una stagione memorabile iniziata in modo trionfale. Si parte con Il Torino al Maradona, per sfidare dopo Cremonese e Bologna. Il calendario ci darà le doverose risposte, con la speranza che il Maradona divenga finalmente l'arma in più.

PAGELLONE AZZURRO

Meret 7,5 bastava la titolarità

Di Lorenzo 7 fa sempre la differenza in entrambe le fasi

Rrhamani 7 sempre più leader difensivo.

Kim 7,5 un giocatore dalla concentrazione spaventosa.

Mario Rui 7,5 domenica il professore.

Anguissa 6,5 bene in entrambe le fasi.

Lobotka 7,5 dieci giocatori più Lobo. Più investitura di così.

Zielinski 6,5 tecnica e palleggio

Politano 7,5 è il suo momento. Politano Is on Fire.

Raspadori 6 lotta e combatte. Sfianca l'avversario

Kvara 7,5 determina....come pochi al mondo

Simeone 7,5 il gol, da vero bomber. Sempre più leader.

Zerbin 5 entra in un momento complicato della partita mostrando un po' di tensione.

Elmas SV.

Ndombele SV.

Spalletti 8. Ci aspettiamo sempre il massimo.





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