Mozart Requiem Ballet

Torna al San Carlo la grande danza contemporanea

    di Teresa Mori

Torna al Teatro San Carlo la grande danza contemporanea unita alla pura sinfonia. Percorrendo la medesima strada dei Carmina Burana della scorsa estate, il Massimo napoletano mette in scena una nuovissima produzione completamente made in Naples.

Mozart Requiem Ballet sulle coreografie del siberiano Boris Eifman che ormai da quasi quaranta anni gira i più importanti teatri del mondo con le sue centinaia di splendide creazioni. Nominato "artista del popolo di Russia" e insignito di prestigiosi riconoscimenti, Eifman ha le idee molto chiare: sviluppare nuove formule coreografiche per creare poi un repertorio nuovo, mai percorso.

Affascinante e carismatico ma anche pragmatico e disponibilissimo durante gli incontri con la stampa, Eifman ha portato il suo lavoro in giro per il mondo, ogni volta riscuotendo un successo travolgente di pubblico e critica.

La sua versione del Requiem di Mozart,  andato in scena in prima assoluta mercoledì 18 giugno, ha tutte le caratteristiche per trasformarsi in un fenomeno del genere. In questo balletto non si parla di morte ma di vita, di come passi velocemente, un ragazzo diventa uomo e l'uomo diventa vecchio, con la speranza che esiste l'eternità.

A proposito il coreografo spiega: "il Requiem di Mozart ti fa percepire l'eternità. Le tue preoccupazioni e i tuoi dubbi spariscono e ti senti avvolto dal mistero divino. Da dove vengo? Perchè esisto? Che cosa sono? Cosa siamo quando veniamo al mondo e cosa ci sarà alla fine? ...

Torni agli inizi, alla tua memoria dei giorni duri e di quelli felici. Non sono mai stato così franco con me stesso, così "nudo" spirutualmente come durante il Requiem di Mozart. E' il mio passato, presente e futuro, sia che lo si accetti sia che lo si voglia respingere. E' la mia memoria che riporta ad una gioventù indifesa nel mondo, che riporta ad una gioventù indifesa nel mondo, che riporta in vita le esperienze della maturità, la saggezza e la debbolezza dell'essere adulto. Quanta brutalità, diffamazione, gelosia e violenza regge la mia memoria, quani indelebili scorci di felicità e amore...

Questo è tutto racchiuso dentro di me, dentro ognuno di noi.

Un processo naturale eterno, lo sviluppo che rende possibile l'esistenza. il vero significato era la creatività, l'essenza della personalità di Mozart: non una marcia funebre, ma un sentimento forte che unisce sofferenza, speranza e amore per l'umanità".

Da sempre, in ambito coreutico, dalla Russia arrivano talentuosi artisti e venti di rinnovamento. Boris Eifman conferma questa tendenza e dona al San Carlo una grande produzione e una rinnovata apertura di stile che certamente saprà farsi strada sui palcoscenici di ogni dove. 





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