Le Tre sorelle di Cechov

Al Mercadante, fino al 15 marzo, la pièce con la regia di Claudio Di Palma

    di Teresa Mori

Lo scorso 25 febbraio ha debuttato al Mercadante, appena eletto Teatro Nazionale, la pièce Tre sorelle di Ä?echov. Lo spettacolo sarà in scena fino a domenica 15 marzo. La regia è di Claudio Di Palma che dopo aver indossato da attore i panni di Lopachin, personaggio chiave de Il giardino dei ciliegi, nella messa in scena di Luca De Fusco in questa Stagione, affronta da regista il Ä?echov di Tre sorelle. Una prima nazionale che perfettamente si allinea alla prassi napoletana di rilettura di grandi classici e “napoletanizzazione” del mondo classico. Ä?echov scrive il dramma espressamente per il Teatro d’Arte di Mosca. L’opera gli costa molta fatica e riesce a portarla a termine solo grazie alla tenace insistenza del direttore del Teatro, che voleva assolutamente da lui qualcosa di nuovo ed originale per la stagione di inizio secolo. Il 29 ottobre 1900 lo scrittore legge una prima versione del dramma agli attori, che restano sconcertati: non sanno come recitarlo, chiedono spiegazioni, ma lui non gliene sa dare. Allora si chiude in un albergo per quasi un mese e finisce i primi due atti. L’opera va in scena il 31 gennaio 1901, senza che l’autore abbia potuto partecipare alle prove. Il dramma conta in tutto ben quattordici personaggi fra cui le tre sorelle Ol’ga, Irina e Maša Prozorov vivono con il fratello Andrej in una città di provincia, dove il loro padre, generale di brigata morto da poco, si era trasferito con la famiglia undici anni prima. Ol’ga, ventott’anni, è insegnante di ginnasio, ma è stufa del suo lavoro e vorrebbe tanto trovare marito; Maša invece è infelicemente sposata con un collega di Ol’ga, che le vuole molto bene, ma è noioso e pedante; Irina ha vent’anni ed è la più giovane e non desidera altro che ritornare a Mosca, per cui sente una tremenda nostalgia. Anche Andrej, unico maschio di famiglia, aspira a una cattedra all’università di Mosca, ma si è innamorato di Nataša, una ragazza del posto che non piace molto alle sorelle, e sta perdendo il suo tempo, invece di dedicarsi seriamente al suo obiettivo. In questo ambiente triste e sospiroso la vera novità è rappresentata dal tenente colonnello Veršinin, ufficiale quarantenne, appena nominato comandante della guarnigione locale, che conosceva bene la famiglia Prozorov a Mosca, quando ancora le tre ragazze erano molto giovani.

Interpreti della pièce sono Paolo Serra, nel ruolo di Andrèj Sergèevič Prozorov; Gaia Aprea in quello di Maša, sorella di Andrèj Prozorov; Federica Sandrini è Irina, sorella di Andrèj Prozorov; Sabrina Scuccimarra è Ol'ga, sorella di Andrèj Prozorov; Sara Missaglia è Nataša, fidanzata e poi moglie di Andrèj Prozorov; Giacinto Palmarini èNikolàj L'vovič Tuzenbach, barone, tenente; Alfonso Postiglione è Ivàn Romànovič Ä?ebutykin, medico militare;Andrea Renzi è Aleksàndr Veršinin, tenente colonnello, comandante di batteria; Paolo Cresta è Vasilij Solënyj, primo capitano; Gabriele Saurio è Fiodor Kulygin, professore di ginnasio, marito di Maša; Enzo Turrin è Ferapònt, vecchio usciere del consorzio; Enzo Mirone è Vladimir Karlovič Rode, sottotenente; Massimiliano Sacchi è Aleksej Petrovič Fedotik, sottotenente. Le scene sono di Luigi Ferrigno, i costumi di Zaira de Vincentiis, le luci di Gigi Saccomandi, le musiche originali di Ran Bagno.





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