Ti amo e te lo scrivo

    di Espedito Pistone

Ti amo e te lo scrivo. Ti amo e te lo posso solo scrivere, perché sono lontano. Ti amo e posso solo scrivertelo, perché sono un prigioniero di guerra. Ti amo e lo incido sempre sulla stessa foto, perché non ci danno la carta per le lettere. Ti amo e te la rimando, ancora una volta...

Bis-nonno Ciro se ne è andato passando dal sonno, all'altro eterno. Avrebbe compiuto cento anni tra tre, ma non se ne curava più di tanto perché, da un po' di tempo, il suo unico pensiero era Maria che, per destino, lo aveva anticipato di quasi vent'anni.

Insieme, passandosi sempre lo stesso fermo immagine di lei e aggiungendo ogni volta una nuova frase d'amore o un pensiero, inconsapevolmente, avevano anticipato Facebook e i suoi post a commento della foto pubblicata.

Bis-nonno Ciro aveva fatto in tempo a sposarla Maria, prima di partire per l'Africa. Soldato Italiano, tra i primi ad esser cattutato dagli Inglesi. La sua fortuna. Perché lo avevano riportato in Europa e per loro aveva lavorato, schiavo, in una fabbrica fino alla fine del Conflitto.

Poi era diventato poliziotto, per caso. Aveva visto una fila, nei pressi della Questura, si era messo in coda e alla fine della lunga attesa aveva firmato e ricevuto una divisa. A tutti consigliava: se vedete una fila, non abbiate timore, accodatevi, qualcosa succederà...

Speriamo non sia troppo lunga quella che dovrà affrontare in Paradiso, prima di poter riabbracciare nuovamente la sua Maria.





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