La mantilla madrilena

Capo d'abbigliamento evergreen, per sedurre e stupire

    di Maria Regina De Luca

Chi pensa che chiamare ‘bottegaio’ qualcuno di spirito non eccelso o definire ‘mercantile’ un atteggiamento meschino e ricattatorio sia un’offesa, dovrebbe uscire dal pregiudizio e informarsi sul significato e sul valore che ha avuto, nell’arco dei millenni, l’opera dei mercanti in giro per il mondo. Con mezzi di trasporto men che primitivi, passando attraverso prove spesso mortali, affrontando ostacoli che oggi sarebbero considerati del tutto insuperabili, essi si sono mossi dalle loro terre segnando lungo le vie del mondo percorsi nuovi, consentendo scambi di costumi e di lingue, di culture e di civiltà. La merce straniera veniva via via ad amalgamarsi con quella locale diventando a sua volta costume, uso, tradizione, consegna generazionale. Ci sono luoghi dove tutto ciò si è radicato divenendo a sua volta tradizione, e tuttora resiste alle sempre più violente scosse dell’innovazione degli usi e dei costumi.

Dalle vetrine di Madrid si evidenzia la molteplice anima della città e della sua cultura, perché antico e nuovo, autoctono e forestiero e molto di quanto è prodotto nel mondo viene offerto spesso insieme alla merce che, per tradizione, vanta la sua secolare continuità. Se i banchi di frutta e verdura, caleidoscopio di profumi e colori che non temono il susseguirsi delle stagioni per la loro continua rinascita, meritano un discorso a parte, oggi citiamo uno dei prodotti tipicamente legati alla cultura spagnola, la mantiglia, che ha superato qualche millennio restando fedele a sé stessa, anche se con modifiche di uso e di forma. Già dal VI secolo a.C. le donne del nord usavano la mantilla per ripararsi dal freddo, ma quelle del Sud se ne adornavano nelle fiestas popolari finchè Isabella II, nel suo lungo regno (1833- 1868), non fece assurgere l’uso della mantilla alla classe aristocratica. Dopo alterne vicende, questo particolare indumento squisitamente femminile è più che mai in auge, specialmente nel centro e  nel Sud della Spagna e assume diversi usi e significati secondo il tessuto e il colore. Nelle cerimonie religiose è di rigore il nero, come per le donne sposate. Nella Settimana Santa, come nelle corride, la mantilla è d’obbligo, e così nella lunga e complessa liturgia del Giovedi Santo. Ornamento e sipario di volti e di sentimenti, la mantilla è per la sua stessa forma, per i colori, per le ricche frange che accompagnano il movimento del corpo arricchendone la seduzione, uno di quegli accessori dell’abbigliamento femminile che non teme tramonti né aggressioni ideologiche, estetiche e di costume: parola delle belle vetrine madrilene, parola della Spagna.





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