Nel ricordo di Bixio
Apre al Pan la mostra "Musica e Cinema del '900 italiano"
di Mariangela Ranieri
Era il 1896, nella Napoli postunitaria, quando nacque Cesare Andrea Bixio, un uomo polivalente nei suoi interessi ma ricordato sopratutto per la sensibilità creativa, per le novità culturali nell'ambito dello spettacolo, e ancor di più nell'editoria. Con la volontà di omaggiare l'uomo, ma soprattutto l'artista, e di presentare inoltre l'origine della canzone italiana, il 21 Ottobre 2015 sarà inaugurata la mostra "C.A. Bixio - Musica e Cinema del '900 italiano" che avrà luogo fino al 10 Gennaio 2016 al Pan - Palazzo delle Arti di Napoli.
L'esposizione gode del patrocinio del Comune di Napoli e del supporto del Sindaco Luigi de Magistris, che ha definito C.A. Bixio “il padre napoletano del pop italiano”, e dell’Assessore alla Cultura e Turismo Gaetano Daniele. E' stata realizzata dai figli del grande compositore, Franco e Andrea Bixio e da Giuseppe Pasquali, con il coordinamento di Renato Marengo, e gode inoltre della collaborazione di importanti enti istituzionali e privati come SIAE (Società Italiana Autori ed Editori), A.F.I. (Associazione dei Fonografici Italiani), Università "Sapienza" di Roma e RAIâ?Teche e l’Osservatorio Giovani dell’Università Federico II di Napoli. Dopo le tappe di Ravello e Spoleto arriva finalmente nel capoluogo Campano: «Napoli è una città fondamentale nella storia umana e artistica di mio padre – dichiara il figlio del compositore, Franco Bixio – perché, proprio lì, dalla stretta amicizia con Totò ed Eduardo De Filippo, ha tratto l’ispirazione popolare che gli è valsa i primi grandi successi. Mio padre ha sempre tenuto Napoli nel suo cuore, anche quando il lavoro, il successo, la vita lo hanno tenuto lontano da essa. Non l’ha mai dimenticata. E questo grande amore è testimoniato dal fatto che la sua ultima canzone, composta poco prima di morire, era proprio in napoletano. Credo sia doveroso rivolgere un ringraziamento alla città di Napoli che, oggi, ospitando questa mostra, ricambia la devozione di uno dei suoi figli più illustri».
Il progetto è frutto della collaborazione del Gruppo Editoriale Bixio e dell'Associazione Musikstrasse con il Master in "Allestimento e Progettazione di Componenti” della Facoltà di Architettura dell’Università “Sapienza” di Roma, ed è stato firmato dal giovane architetto Massimo Burlina. È stato anche realizzato un volume dedicato alla mostra, pubblicato dalla casa editrice Arcana. Per l'importante valenza artistica dell'esposizione, la mostra è stata insignita della Medaglia di Rappresentanza del Presidente della Repubblica.
Nel 1920 Bixio fondò la prima casa editrice musicale, collaborando con artisti del Futurismo e componendo le musiche per il primo film sonoro italiano, "La canzone dell'amore". Negli anni '60 fondò la Cinevox Record, la prima casa discografica dedicata alle colonne sonore. Sono, infatti, proprio le tanto amate note di Bixio ad accompagnare il visitatore in un viaggio attraverso immagini storiche, contributi artistici e curiosità del secolo che questo grande compositore rappresenta.
La mostra è dunque omaggio al Maestro ma soprattutto una finestra sul Novecento, proiettato, in quest'occasione, attraverso occhi diversi, occhi che con la sensibilità da poeta, hanno narrato l'amore e la guerra che di quel secolo sono untori.