I cinesi hanno scoperto l’acqua calda

La strana abitudine degli asiatici che fatichiamo a comprendere

    di Lidia Girardi

Tutti abbiamo sorseggiato un mojito con il ghiaccio, una bella birra fredda in una giornata estiva. Questo in Cina è praticamente impossibile. Per il popolo cinese, infatti, servire bevande fredde a un ospite che viene a farci visita è considerata quasi una forma di maleducazione.

Non importa se ci siano 40 o -2 gradi, le bevande, acqua inclusa, vanno servite calde e neanche tiepide. Un retaggio che fonda le sue radici su due presupposti uno storico e l’altro salutistico: a seguito del secondo conflitto mondiale, la Cina aveva a disposizione quasi sempre solo acqua inquinata e da lì la pratica di bollirla prima di poterla bere o utilizzare. L’altra ragione, invece, risale al fatto che gli asiatici in generale ritengono che l’acqua calda, soprattutto di prima mattina, abbia una funzione purificante e una serie di effetti benefici sull’organismo.

Ovviamente a questa tendenza stanno iniziando ad adattarsi anche gli occidentali che lavorano con i tanti turisti cinesi, nonostante facciano fatica a concepire un’abitudine così curiosa.

 





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