Laurea ad honorem a Sorrentino

Federico II in festa per il premio Oscar de La grande bellezza

    di Maria Neve Iervolino

Il 5 giugno 1224 Federico II di Svevia fondò la prima università laica statale d’Europa. 791 anni dopo il rettore di quella stessa università, Gaetano Manfredi, proclama che dall’anno corrente in poi a questa storica data corrisponderanno i festeggiamenti per la nascita dell’Ateneo. Fa questo annuncio in occasione del conferimento della laurea ad honorem in Filologia moderna al regista e sceneggiatore napoletano, così napoletano da avere dedicato il proprio Oscar per il miglior film straniero a Maradona, Paolo Sorrentino, evento che mostra la «decisa apertura al mondo del cinema», per usare le parole di Manfredi, da parte dell’ambiente accademico. Classe 1970, Sorrentino è un autore per molti versi controverso, osannato e osteggiato, visionario e trash. Numerose contraddizioni hanno delineato la sua carriera artistica, ma rimane una coerenza di fondo, un filo di Arianna aiuta lo spettatore a destreggiarsi nel labirinto visivo ed emotivo delle sue opere, è il filo della poesia, possibilmente barocca.

Napoli crocevia di popoli e depositaria di cultura millenaria, per questo scelta da Federico II come sede del suo progetto universitario, ha confermato in Sorrentino la propria vocazione internazionale. Il regista infatti non manca mai di fare un riferimento alla natia Partenope nei propri film, senza svendere l’immagine di una città sull’orlo dell’abisso, ma anzi usandola come cartina al tornasole dell’intera società italiana.

Sorrentino tuttavia, come ricorda Edoardo Massimilla, direttore del dipartimento di Studi umanistici, non è stato il primo artista a ricevere dall’ateneo una laurea ad honorem, un nome su tutti il direttore d’orchestra Riccardo Muti. Grande l’emozione degli studenti che hanno assistito alla cerimonia e dello stesso Maestro neo laureato.





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