Blues nero

Pino Daniele e quella polemica con Bossi. Ma la Lega oggi cambia nemici

    di Maria Neve Iervolino

Accidenti a questa nebbia

Te set adre a laurà

Questa Lega è una vergogna

Il nero a metà del blues Pino Daniele con questi versi dei primi anni novanta, irride la secessione del Nord priapistico di Umberto Bossi. Dieci anni dopo, durante una conferenza stampa del Sanremo 2001, la provocatoria domanda di un giornalista sull’esibizione, fuori concorso, se così si può dire, di Bossi intento a cantare Maruzzella in un locale di Napoli.

Prevedibile la risposta del passionale Daniele che usando termini che qui è inopportuno riportare, definisce Bossi un uomo di scarso valore. Poche parole, che non hanno speranza di essere mal comprese, costano al cantante blues una salatissima multa per diffamazione. Accusa di diffamazione, processo e multa non ci sono stati invece per Bossi, che dall’alto del pulpito di Pontida diffama quotidianamente Napoli e il Sud. Questo perché Napoli non può difendersi: la città è composta da persone che nel clima di profonda violenza e pregiudizio come quello della Lega separatista trova i suoi paladini nelle personalità che ancora la amano, ma che certo non sono garanti di istituzioni nazionali.

In un’intervista rilasciata nel 2007 dopo la sentenza, al Corriere della Sera Pino Daniele afferma: «Sono diventato buono, i giorni del dissenso sono finiti. Cominciano quelli della rassegnazione». La rassegnazione di chi sente dire quotidianamente imbracceremo i fucili contro i napoletani colerosi e non può rispondere alzando il capo, perché la bocca è cucita. I metodi del cantante furono senza dubbio poco ortodossi e quel che peggio per niente produttivi, se non per le tasche di Bossi, già ben rimpinguate dei rimborsi spese. In un contesto di grande tensione, dove l’offeso è preso di mira per la parlata più o meno marcatamente regionale, il luogo in cui vive, le tradizioni e la storia che formano la sua individualità come sarebbe adeguato rispondere?

Oggi la lega ha sotterrato lo storico Prima il Nord, in nome di un nemico di unità nazionale, ma non ha fatto ammenda per gli insulti contro una parte della penisola. Oggi la Lega vuole scavalcare i confini padani per abbracciare la parte fragile e improduttiva della penisola, in vista di un migliore risultato elettorale, prima il nemico era il meridionale lombrosiano, oggi è il migrante che sbarca a Lampedusa.





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