Il mare di internet

Liberi nella rete

    di Silvio Fabris

C’è un nuovo mare, del tutto particolare, che non possiede distanze geografiche. È un mare ricco di tesori, che regala grandi soddisfazioni ai suoi navigatori, sempre in movimento, nel mare delle informazioni. La rete delle reti si estende e moltiplica i propri utenti con un ritmo vertiginoso. Un sistema affascinante, che sta facendo del mondo un luogo piccolissimo dove l’informazione viaggia a velocità impressionante per raggiungere potenzialmente ogni abitante.

È il soggetto che decide, in un certo momento della giornata, di trasformarsi in utente. Non può subire la nostra comunicazione passivamente, come invece accade con gli spot in mezzo al film, oppure quella affissa in enormi cartelloni stradali o quella che arriva in busta sulla scrivania. Internet pone il destinatario di un messaggio in una posizione privilegiata, una posizione di scelta (come forse solo la tv con lo zapping può fare). Questa consapevolezza gli conferisce una grande forza: la  forza di evitare, e, quando va bene, di giudicare così criticamente i messaggi che non soddisfano.

Si verifica un’inversione del movimento della comunicazione. Con i mezzi tradizionali è il messaggio che cerca il destinatario: la pubblicità, le sponsorizzazioni, la posta ci raggiungono a casa, sul bus, in ufficio, senza che sia necessario da parte nostra alcuno sforzo. Al contrario, con internet è il soggetto che si muove verso il messaggio, quindi è evidente la centralità del navigatore e delle sue aspettative.





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