Questione di naso

Attenzione ad affacciarsi dal finestrino. La sentenza

    di Adelaide Caravaglios

Eh sì! Proprio una questione di ‘naso’ quella capitata ad un passeggero che, per aiutare il conducente a fare manovra, ha avuto schiacciato il suo a causa dell’improvviso innalzamento di un alzacristalli elettrico. Rivoltosi ai giudici del merito per chiedere il risarcimento, costretto ad un intervento di rinoplastica, si è visto attribuire un concorso di colpa del 50%, dal momento che si sarebbe trattato di un comportamento proibito il quale trova espresso divieto nell’art. 169, comma 3, del Codice della strada, che stabilisce che, quando si è passeggeri di veicoli a motore, non si possono “assumere posizioni che determinino sporgenze della sagoma trasversale del veicolo”.

La sconfitta è stata, però, una doppia sconfitta dal momento che sia nei giudizi di merito, che in quello dinnanzi alla Cassazione (ordinanza n. 4789/2021) al ricorrente è stata respinta la domanda: i giudici di legittimità hanno infatti confermato la decisione di prime cure, ritenendola non solo motivata ma anche corretta dal punto di vista giuridico. L’affacciarsi dal finestrino d’un veicolo in manovra − hanno affermato − “costituendo violazione della suddetta regola di condotta, rappresenta effettivamente una condotta colposa, giustamente sanzionata dal giudice di merito”: in questo modo anche loro hanno negato un risarcimento più elevato per il danno riportato. Risultato: naso danneggiato, profilo rovinato, ricorso rigettato, portafoglio alleggerito!





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