La chiusura della storica libreria Loffredo, la conseguente reazione dei cittadini impegnati a ridare al Vomero, con la formula dell’azionariato popolare, un centro di smistamento culturale e la giornata di mobilitazione in difesa dei librai di Port’Alba dovrebbero aprire cervello e cuore a chi è chiamato a gestire fondi pubblici, ad amministrarci, e, quindi, a creare, come si dice in politica, “opportunità di crescita”.