Avevo in animo da tempo di scrivere questo pezzo, da metà settembre, dal giorno dopo che la bella gente del cinema è entrata, per la prima volta, nel mio paese, a Montemarano, per girare il film “Due euro l’ora”, invadendolo allegramente, come i giovani missionari di un tempo. Stavolta però laici: non predicatori ma attori, portatori di altri linguaggi. Appena mi accingevo a scriverlo, mi bloccava un dubbio, prima inspiegabile, poi chiarito...