Inedito Fellini

Al Blu di Prussia gli scatti di Patrizia Mannajuolo dal set de La città delle donne

    di Livia Iannotta

I bianchi e neri di Patrizia Mannajuolo hanno la grazia di un passeggio in punta di piedi. Federico Fellini ci finisce dentro insieme al suo lato più tenero, mentre impartisce suggerimenti a un attore, apparecchia una scena, medita un sogno intabarrato nel lungo cappotto cammello o quando in spiaggia, su una gamba sola, affida al cielo un pallone. Fellini giocoso, ispirato, complice, rilassato. E hanno la bellezza dell’intimità quei 50 scatti rubati sul set del film “La città delle Donne”, arrivati al pubblico napoletano dopo 25 anni dalla scomparsa del regista e visionario riminese. Qualcosa che scalza l’ufficialità della scena e si va a posare con occhio gentile su un dietro le quinte che era l’attesa, il tempo di tregua tra un un ciak e quello dopo. Quasi un album di famiglia.

Dal 5 aprile questo Fellini inedito è nella mostra “Dietro le quinte. Federico Fellini negli scatti di Patrizia Mannajuolo”, a cura di Valentina Rippa, allestita nella galleria Al Blu di Prussia_Fondazione Mannajuolo (via Gaetano Filangieri, 42), lo spazio multidisciplinare di Giuseppe Mannajuolo e Mario Pellegrino.

Napoletana, formatasi tra Roma e Parigi, Patrizia Mannajuolo era tra i pochissimi fotografi ammessi sul set felliniano. Le foto in mostra, ripescate dal suo archivio personale, hanno visto la luce solo due volte. La prima in anteprima a Matera, nel settembre del 2018. La seconda qui a Napoli. Ritraggono il regista nelle pose più caratteristiche, avvolto nel suo sciarpone, indispensabile alleato per far fronte all’umido di Cinecittà; dietro la cinepresa con il grande megafono in mano per spingere più lontano la sua voce e urlare a chiunque potesse sentirlo: «E voilà, il cinema è come un circo, voglio il rullo di tamburi!» Quel Fellini autentico, intransigente e insieme morbido, visionario e geniale, proprio come i suoi film. E la Mannajuolo è riuscita a fermare gli sguardi di complicità, i contrasti del dietro le quinte, le emozioni del regista, con la consapevolezza di aver fatto parte non solo di un mondo sfavillante, quello del cinema, ma soprattutto di aver vissuto insieme al grande Fellini un sogno colossale. 

C’è anche tanto Marcello Mastroianni in questa esposizione, che su quel set del 1979 giocava da protagonista, entrando nei panni di Marcello Snàporaz. Ma si alternano anche altri personaggi, attori e amici che, come in un nostalgico “amarcord”, restituiscono un periodo ricco di passioni e visioni: Anouk Aimé, Olghina di Robilant, Robert Altman, Jacqueline Bisset, Roberto Benigni, Nanni Moretti, Ettore Manni, la compagna di una vita Giulietta Masina e i produttori Renzo Rossellini e Daniel Toscan du Plantier. è bello scorrere i loro volti dopo aver assaporato i ricordi, raccolti nel catalogo, di Augusto Caminito, Dante Ferretti, Valentina Rippa, Renzo Rossellini. 

 





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