L'archidesigner - Stile Grande Gatsby
Come arredare casa in modalità Anni 20. La bellezza dell'Art Déco
di Francesca Morano
Siamo negli anni dopo la Prima Guerra Mondiale, in un periodo storico dove c'è l'esigenza di un nuovo stile per l'architettura, l'arte e l'arredamento, abbandoniamo le forme sinuose e dolci dello stile Liberty, per preferire la geometria e la simmetria dell'Art Déco. Uno stile dalle forme decise, nette, ma con un gusto per l'eccesso in tutte le sue varianti: lusso, sfarzo, eccentricità proprio come descritto nel “Il Grande Gatsby” di Francis Scott Fitzgerald, dove il protagonista organizza suntuosi festini per rallegrare la borghesia del tempo, in un susseguirsi di immagini sfarzose dove, se pur proibito, l’alcol era il protagonista. In questo clima di rivoluzione, anche a livello tecnologico, lussuose auto e grandiosi palazzi vengono progettati e realizzati, si afferma questo stile pronto a farsi strada tra un pubblico annoiato ed esigente che ha voglia di qualcosa di nuovo che lo sconvolga.
Le radici dell’Art Déco risalgono al 1925, anno in cui si tenne a Parigi l’esposizione internazionale delle arti decorative moderne e industriali. Gli elementi perfetti per questo stile sono il ferro battuto, gli oggetti in metallo, lacche e complementi d’arredo in vetro, materiali preziosi, parati, colori accessi, insomma tutto quello che possiamo trovare tra l’eccessivo e il lussuoso. I materiali più usati e preziosi sono l’ebano, il marmo e il legno intarsiato, in tutte le loro forme più futuristiche. A questo va aggiunto poi il tocco eccentrico ed esotico come i tessuti zebrati, la pelle di squalo, le piume, i dettagli in oro, figure nude, bordi appuntiti e frastagliati. Con questo stile si può giocare molto nelle finiture, infatti l’art Déco è ricco di elementi che servono ad impreziosire l’ambiente per renderlo sfarzoso ed esclusivo. Anche per i colori non esistono compromessi: scegliamo tinte forti e contrastanti come il rosso, il giallo, il verde, il blu e il rosa da mixare con finiture in oro, argento, nero e cromato. Le tonalità chiara come il beige sono ben viste nelle camere da letto o nel soggiorno, purché i mobili siano di forte impatto visivo, lucidi o laccati. Per i tessuti puntiamo su colori pieni o forme geometriche ad esempio possiamo avere un divano monocolore chiaro ed abbinarci dei cuscini neri con disegni geometrici. Per i pavimenti optiamo per l’intramontabile parquet lucido, per le piastrelle in bianco e nero, o per il linoleum.
Anche l’illuminazione gioca un ruolo fondamentale in questo stile, fatto di materiali come il cromo o il vetro, soprattutto quest’ultimo può essere smaltato, bianco, inciso, colorato. I mobili degli anni ‘20 sono di grosse dimensioni, devono essere invadenti e occupare lo spazio, hanno voglia di farsi guardare e di stare al centro dell’attenzione. Le forme dei mobili sono geometricamente perfette, simmetriche con finiture di lusso vistose. Gli specchi possono essere inseriti in tutti gli ambienti e posizionati anche sulle ante. Usate anche la carta da parati con forme geometriche come righe, cerchi, o forme a zigzag, renderà l’ambiente accogliente e prezioso. Non abbiate paura e immergetevi nel mondo degli anni ‘20.
(arch.francescamorano@gmail.com)