Mai insistere troppo

Il danno punitivo: meglio non abusare del processo

    di Adelaide Caravaglios

Alzi la mano chi sa cosa è il cd. “danno punitivo”! Si tratta di una vera e propria “punizione” – se vogliamo – che viene disposta dai giudici contro colui che, nel tentativo di ottenere un qualche risarcimento, abusa del processo, rivolgendosi ai giudici di legittimità. Questo non significa, sia chiaro, che non bisogna farlo, ma semplicemente che non si deve abusare soprattutto quando, come accaduto nel caso di specie, già in sede di merito ti è stato detto, a seguito dell’esame dei fatti, che mancano i presupposti della tua pretesa. Se insisti, rischi il danno punitivo.

E questo lo sa bene quell’uomo che aveva proposto ricorso per cassazione (ordinanza n.ro 3376/2016) avverso la sentenza d’appello con la quale gli era stato negato il diritto al risarcimento del danno causato da un sinistro stradale: in sede di merito, il giudice aveva ritenuto «non dimostrato che le lesioni patite dall’attore fossero state causate dal sinistro stradale come descritto nell’atto di citazione». L’uomo, però, non si ferma e si rivolge in cassazione sperando di ottenere ragione, ma niente da fare: per gli ermellini si tratta di abuso del processo. Segue la condanna non solo al pagamento delle spese di giudizio, ma anche al pagamento di un’ulteriore somma di 5.000,00 euro a titolo di “danno punitivo”. Forse non era il caso di insistere!





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