Addio Liliana, l'abbraccio del rione Sanita'

Se n'è andata la figlia di Toto'. Il ritratto di una donna forte, legatissima al papa'

    di Armando De Sio

Il nome Liliana fu scelto da Totò in ricordo di Liliana Castagnola, cui l'attore napoletano era stato legato sentimentalmente prima di unirsi a Diana Rogliani e che si era suicidata per lui. La prima figlia di Totò nasce a Roma il 10 maggio del 1933. All’età di 7 anni, siamo nel 1940, fa la sua prima ed unica apparizione cinematografica accanto al padre nel film San Giovanni decollato. La “ricompensa” per questa sua performance fu una bella bambola. Nel 1951, a 18 anni, si sposa con il produttore Gianni Buffardi, matrimonio che non verrà visto di buon occhio dal padre. Da questo matrimonio nasceranno due figli: Antonello e Diana. La vita con Buffardi però non va affatto bene e così decide di dividersi legalmente con quest’ultimo per unirsi a Sergio Anticoli, con il quale nel 1959 ebbe una figlia Elena.

Dopo la morte del padre Liliana ha curato tantissimi programmi, libri, documentari, mostre per far conoscere alle nuove generazioni la figura del suo grande padre. Come ad esempio il documentario di inizi anni 2000 “Io lo conoscevo bene”. Ma sentiamo le sue commoventi parole che aprono il programma: “Caro Papà, te ne sei andato molti anni fa eppure sei più vivo che mai, non soltanto nel mio cuore, ma anche in quello del tuo pubblico, vecchio e nuovo. I giovani che ti conoscono attraverso i tuoi film, ti adorano, le persone di una certa età ti rimpiangono. Persino i critici, che quando eri ancora tra noi ti bistrattano definendoti attore di serie B, adesso ti portano alle stelle, indicandoti come il precursore del genere demenziale un genio comico in assoluto. A volte la “totolatria”, come si chiama il fenomeno di cui sei diventato protagonista, arriva a eccessi quasi imbarazzanti, ma mai esagerati, quando riguardano la tua umanità, oltre la tua arte. Perché, caro papà, tu sei stato veramente un uomo generoso, una persona perbene nel senso più ampio e nobile del termine. Il pubblico lo intuisce, al di là dei tuoi personaggi cinematografici e ti ringrazia con ondate ininterrotte d'amore. Sono certa che dal luogo tanto lontano di cui ti trovi sai già quello che sta succedendo. Ti sento, infatti, vicinissimo a me, vigile e tenero, come quando da bambina mi tenevi per mano chiamandomi Lilianuccia.”

Liliana de Curtis è morta a Roma il 3 giugno scorso. I funerali sono stati celebrati a Napoli nella chiesa di Santa Maria ai Vergini, nel Rione Sanità dove nacque e crebbe il papà e dove anche lei ogni tanto tornava con piacere, qui ha festeggiato ad esempio i suoi 80 anni, per respirare l’aria dell’infanzia del Principe. La salma è stata tumulata nella cappella di famiglia al cimitero di Santa Maria del Pianto, accanto al suo amatissimo padre e alla figlia Diana, scomparsa nel 2011. Tra i suoi ultimi desideri quello di vedere realizzato proprio nella Sanità un Museo dedicato al padre e alla sua grande opera, che il Comune di Napoli e le sue varie amministrazioni da anni sta promettendo, senza però fare qualcosa di davvero concreto.





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