LIBRI Levania
La risposta al bisogno di poesia
di Mariangela Ranieri
Torna Levania (numero 3, Iuppiter Edizioni), rivista di poesia ed arte redatta da Carmine De Falco, Marco De Gemmis, Costanzo Ioni, Eugenio Lucrezi, Paola Nasti, Marisa Papa Ruggiero, Enzo Rega ed Enza Silvestrini.
L’editoriale di Lucrezi che apre il sipario a questa terza edizione cerca di dare un’ ulteriore risposta al bisogno di poesia che pulsa nel sottosuolo. La domanda che pone e si pone è: «Da dove provengono le figure, e le formule, che costituiscono il testo? Vengono dall’interno della mente o arrivano da fuori?» E oltre: «Il lessico, la grammatica e la sintassi del mondo immaginale arrivano alla costruzione del testo per saturazione o per svuotamento del sé dello scrivente?».
Lucrezi, rendendo le parole stesse dimostrazione e la rivista una prova, guida il lettore, soprattutto attraverso la tangibilità della formula stampata in cui si presenta Levania, alla scoperta e riscoperta della poesia. «Un testo poetico è un oggetto linguistico, e metterlo insieme comporta l’invenzione di immagini fatte di parole e frasi. […] Oggetto linguistico, e dunque storico, la poesia è pertanto, per sua natura, impersonale, e tanto lo è quanto più è consapevole del proprio statuto, e dunque della propria iscrizione nei registri di competenza.[…]».
Aperto il sipario, vengono (rap)presentati i nuovi taccuini di Stelio Maria Martini; due poesie di Franco Buffoni, tratte dal racconto di Jucci; un sonetto di Mariano Bàino che sorprende col suo romanzare; un poemetto di Angelo Petrella accompagnato da versi introdotti da Lucrezi. E ancora le traduzioni in portoghese di Ana Luìsa Amaral delle poesie di Emily Dickinson e versioni in italiano di Luca Benassi, Bruno Galluccio; l’esordio poetico di Flavia Balsamo. Carlo Bugli con le sue tavole renderà a sua volta le immagini , parole. Ed infine le recensioni di Marco Palladini, Sergio Spadaro e dei redattori Lucrezi, Nasti, Papa Ruggiero e Rega ai libri recenti di Gianni Toti, Carlangelo Mauro, Stelvio Di Spigno e Carla Saracino, Pino Vetromile, Marco Palladini, Biagio Cepollaro, Ferdinando Tricarico, Annamaria Ferramosca e Giorgio Linguaglossa.
Si presenta così l’incertezza dello spazio poetico che ancora una volta la rivista tenta di colmare, sostenendosi su autori nazionali ed internazionali quali Pavel Florenskij: «C’è la tentazione di prendere per immagini spirituali le fantasticherie che circondano l’anima