Napoli incerottato, urge una svolta

La sconfitta con l'Empoli mostra un calo di ritmo. Troppi infortuni, ma bisogna ripartire

    di Davide Martino

Gli effetti dell'impegno europeo sommati alle innumerevoli defezioni dell'ultimo mese hanno generato i recenti deludenti risultati culminati con l'amara sconfitta casalinga subita dall'Empoli. Sia ben chiaro, questa non può e non deve essere una scusante, quanto il nuovo punto di partenza cui devono puntare gli uomini di Spalletti. Come si diceva sin dal principio della stagione, il Napoli 2021/2022 non può e non deve fissare obiettivi, ma deve procedere partita dopo partita con il solo intento di dominare l'avversario e imporre l'enorme qualità di cui dispone. Gli infortuni ci sono e risultano penalizzanti, ma la squadra ha dimostrato di saperli arginare, sicché diventa necessario compattare le fila e non cedere alla depressione degli ultimi risultati.

Il campo ci mostra in maniera tangibile come la squadra stia pagando oltremodo le defezioni a centrocampo. La presenza del solo debilitato Demme non è sufficiente a sopperire agli exploit di Anguissa e Lobotka, oltre alla grave perdita di Fabian. Il Napoli manca proprio di ritmo e qualità nel mezzo campo e la concomitante uscita anche di Zielinski all'inizio della partita ha peggiorato la situazione. L'Empoli non ha rubato nulla, anzi ha legittimato la rocambolesca vittoria con una partita gagliarda e con una idea di gioco basata su principi molto cari proprio agli uomini di Spalletti. La mano sapiente ed educata del suo allenatore è tangibile. Il Napoli era sempre in ritardo sulle seconde palle, molto mollo nei contrasti, ma soprattutto apatico allo svolgimento della partita, a dimostrazione di una difficoltà talmente inusuale da non poter sembrare reale, rispetto al grande inizio di stagione.

Certo adesso è il momento di svoltare pagina e dimostrare che la sola cosa inusuale sono gli ultimi risultati, non certo le vittorie e il dominio del gioco precedenti. Adesso è il momento di tornare a imporre la propria idea di calcio, anche e soprattutto grazie al recupero di alcuni uomini chiave. Mancherà sempre Koulibaly, il vero insostituibile della squadra e la sua mancanza si protrarrà per altri due mesi, ma Juan Jesus in coppia con Rrhamani ha dimostrato affidabilità e i gol subiti sono stati più frutto di errori di posizionamento del centrocampo che individuali della difesa.

La partita di San Siro capita in un momento negativo per entrambe le compagini e ognuna vorrà imporre il proprio credo dimostrando come siano stati solo vittima di episodi negativi. Anche il Milan, come gli azzurri, sono privi di tanti giocatori determinanti, per cui anche in questo caso diventa fondamentale dare prova della profondità della rosa e della qualità di scelte dei rispettivi mister.

Si diceva che il Napoli deve ragionare alla giornata imponendo la propria forza, ma è indubbio che dopo le inaspettate sconfitte casalinghe un'altra batosta cancellerebbe tutti i sogni di gloria acuendo il pessimismo della tifoseria che in un attimo è passata dalle stelle alle stalle. Serve la svolta, serve chiudere bene l'anno e pretendere certezze dalla società in sede di mercato per rafforzare le convinzioni dei tifosi.

PAGELLONE AZZURRO

Ospina 6 certezza

Di Lorenzo 6 uno dei meno peggio

Rrhamani 5,5 orfano di Koulibaly

Juan Jesus 5,5 prova incolore

Mario Rui 6 ultimo a mollare

Demme 5 ancora in difficoltà

Zielinsky SV non ci voleva la sua uscita

Elmas 5,5 tanta confusione generata da costanti cambi di ruolo

Lozano 5,5 ancora distante da valutazioni apprezzabili

Ounas 6,5 nota lieta.

Mertens 5 appesantito

Insigne 5 inesistente

Politano 6 ci prova

Petagna 6 impegno e un palo

Anguissa 6 recupero importante

Malcuit SV

Spalletti 5 squadra svuotata mentalmente e fisicamente





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