Alimentari sotto accusa

Anche frutta e verdura sul bancone del tribunale

    di Adelaide Caravaglios

Chi di noi – vedendo frutta e verdura esposte in strada su banconi all’aperto – non si è lasciato sedurre dai colori? Anzi, in qualche caso, è proprio la loro bellezza che colpisce e ingolosisce il consumatore, invogliato a comprare quei determinati pomodori dal colore rosso vermiglio o quell’insalata mista così invitante. Quasi nessuno – credo – sa, però, che esporre tali prodotti in cassette all’esterno del negozio costituisce una vera e propria contravvenzione, come tale punibile con l’ammenda! È quanto si legge nella sentenza n. 6108/2014, che vede la condanna di un fruttivendolo, “reo” di aver esposto la frutta in tre cassette en plein air all’esterno del proprio negozio.

Secondo i giudici della III Sezione penale si tratterebbe di un «reato di danno», dal momento che la norma di riferimento [i.e. l’art. 5, lett. b), L. 282/1962] mira a «perseguire un autonomo fine di benessere, assicurando una protezione immediata all’interesse del consumatore affinché il prodotto giunga al consumo con le cure igieniche imposte dalla sua natura». E non c’è bisogno – continuano – ai fini della configurabilità del reato in questione, di particolari analisi di laboratorio o perizie «ben potendo il giudice di merito considerare altri elementi di prova, come le testimonianze di soggetti addetti alla vigilanza, quando lo stato di cattiva conservazione sia palese e, pertanto, rilevabile da una semplice ispezione».

A nulla è servito, in sede di ricorso, lamentare il vizio di motivazione perché «meramente apparente», basata, cioè, sulla sola collocazione all’aperto degli alimenti, ritenuti esposti agli agenti atmosferici: per il collegio giudicante il solo fatto di mettere in commercio frutta all’aperto costituisce «violazione dell’obbligo di assicurare l’idonea conservazione delle sostanze alimentari».

Ora la domanda è: siamo proprio sicuri che all’interno di un negozio, che in linea teorica dovrebbe vedere l’entrata e l’uscita dei clienti, l’aria sia effettivamente così pulita?





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