Il Job fAct di Nappi

Un manuale contro la fabbrica delle regole inutili e il Paese (s)fondato sul lavoro

    di Mariangela Ranieri

Il giorno 27 Marzo 2015, alle ore 11, in via Zabatta 25 ad Ottaviano, Severino Nappi presenta “Jobs (f)Act” (Wingsbert House), libro in cui snocciola le sue idee, le sue risposte sul diritto del lavoro.

Severino Nappi, avvocato giuslavorista, professore, nel 2009 assessore all’occupazione della Provincia di Napoli, nel 2010 assessore a Lavoro Formazione e Orientamento professionale della regione Campania. Con parole e fatti, è da anni che si batte contro la “fabbrica delle regole inutili” in cui si rispecchia l’Italia. Nelle pagine di "Jobs (f)Act", pubblicato nel 2014, Nappi cerca di rendere comprensibile e “digestibile” la contorta materia giuridica, nello specifico il diritto del lavoro. La sua penna chiarisce concetti basilari come quello di “alta fedeltà”, a cui tiene particolarmente, ovvero il punto di riferimento immobile nel divenire storico politico e anche sociale, ovvero il legame tra pensiero e azione, la traduzione pratica di utili teorie, ovvero ciò di cui è manchevole il tempo presente.

La sagace ironia di Nappi prende di mira gli ultimi vent’anni di “migliorie legislative” partendo da Maurizio Sacconi e finendo con Giuliano Poletti, anni in cui “ho visto triplicare i manuali e contestualmente scendere l’occupazione”, anni in cui la dipendenza del diritto del lavoro dall’economia si è resa frivola e inconsistente. Abbiamo davanti agli occhi un Paese (s)fondato sul lavoro, confuso e caotico che fatica e si affanna ma che resta bloccato in queste sabbie mobili che altro non sono se non l’orrenda impalcatura che la politica italiana ha partorito. L’assessore Nappi, attraverso "Jobs (f)Act" e non solo, tenta di rendere quegli stessi occhi consapevoli, consapevolezza che risiede nella conoscenza, aprendo ai più un “continente” ignoto e senza forma come il “continente” politico e giuridico, nella fattispecie il “continente italiano”.

Cos’è il diritto del lavoro? “L’essenza del diritto del lavoro risiede nel fatto di essere un diritto straordinario. È, infatti, un diritto diseguale. Afferma cioè il principio che le due parti non sono concretamente uguali: lavoratore e datore di lavoro hanno diverse posizioni nel contratto e nella società. Il suo compito è dunque quello di equilibrare questo rapporto.”





Back to Top