Cinquanta sfumature di grigio

In arrivo a Febbraio il film tratto dal romanzo erotico

    di Mariangela Ranieri

Febbraio 2015, per alcuni lettori sembra non arrivare mai, eppure il libro che ha scandalizzato e al tempo stesso appassionato quasi mezzo mondo,”50 Sfumature di Grigio”, tra poco sarà un film. Quello che in principio era una serie di fan fiction di Twilight, è diventato per E.L. James un affare da milioni di sterline. La trilogia, infatti, ha da un lato annoiato occhi ed orecchie abituate ad una letteratura erotica in cui la passione costituiva il vertice dell’estasi, scevra di qualsiasi accessorio; dall’altro, invece, non si può negare che abbia invece affascinato altri occhi ed altre orecchie stanchi di dover incatenare quell’ erotismo, carico del più puro e violento desiderio, aspetto collaterale di amori quotidiani.

Dov’è quindi che si comincia a impallidire ? La letteratura erotica ha origini antichissime, il primo testimone risale infatti all’Antico Egitto “ Il papiro erotico”; i classici latini e greci costituisco forse la più alta forma di eroticità: da Sofocle ad Euripide i miti greci avevano il loro perno proprio nell’erotismo; da Saffo a Catullo le cui testimonianze facevano della passione sensuale il fondamento stesso dell’essere umano; da Propezio ad Ovidio il quale ha dato vita al capolavoro della poesia erotica latina “l’Ars Amatoria”. L’erotismo viveva anche e soprattutto in un periodo storico come il medioevo, dove ogni singolo pensiero era già stato analizzato dalla Chiesa ancor prima che fosse pensato. L’erotismo persiste con Shakespeare (I Sonetti);Boccaccio (Il Decamerone); Diderot (Thérèse Philosophe); Cleland (Fanny Hill. Memorie di una donna di piacere); Verlaine (Les Amies) ; Rimbaud (Les Stupra) ; Baudelaire ( I Fiori del Male) ; Apollinaire (Le Undicimila Verghe, Le Prudezze di un Giovane Don Giovanni); Sade (La Filosofia nel Boudoir).

Un elenco lungo che all’inizio del XX secolo si è moltiplicato, un elenco che dona dignità al genere erotico. Un genere che bisogna allontanare da ciò che di meccanico risiede nella pornografia , un genere che forse coinvolge e trattiene più di quanto possano mai fare i romanzi della Austen, e più di tutto, un genere riservato, intimo. Potremmo dire che il romanzo di E.L. James, nonostante sia per alcuni contenitore di vacuità sostanziale e per altri conturbante contributo al genere a cui appartiene, è riuscito a far parlare dell’eros in un mondo che pur essendone schiavo, impallidisce solo all’odore.

La letteratura però ha un limite, in quanto finisce lì dove inizia la nostra fantasia, che invece viene sopraffatta dalla cinematografia. L’erotismo in un film costituisce la cornice di una storia, che a sua volta si esplicita attraverso l’onnipresente aggettivo che affianca questo genere : decamerotici; sexploitation; softcore; thriller; commedia all’italiana. La tensione sessuale, che a volte si presenta anche solo come attesa , o anche la sessualità in sé sono poi strettamente legati al contesto, culturale e storico che sia. È infine opinabile il pregiudizio che nella maggior parte dei casi si lega a quest’ambito, che attraverso le rappresentazioni cinematografiche è diventato, da genere di nicchia, popolare. Attraverso l’erotismo, infatti, prendono forma le debolezze dell’uomo( Histoire d’O e Emmanuelle, Just Jaeckin) o comunque, portato all’eccesso, ci offre un ritratto orrendo e raccapricciante della "mercé del sesso e del corpo” (Salò o le 120 Giornate di Sodoma, Pasolini) che purtroppo non ha nulla di irreale. Film dunque, che talvolta si traducono in pensieri di rivolta intellettuale.





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