Depressione concorrente del Grande Fratello

Il caso della 'vecchia gloria' Marco Bellavia, le reazioni dei vip e del pubblico

    di Eugenia De Luca

È da settimane che il caso Marco Bellavia - Grande Fratello sta facendo discutere tenendo alta l’attenzione su una problematica estremamente attuale: la depressione. Per chi non fosse a conoscenza dell’accaduto, cerchiamo di riassumere cosa successo nelle ultime settimane. Tutto parte a fine settembre con una nuova edizione del “Grande Fratello VIP” guidato anche quest’anno da Alfonso Signorini. Tra i concorrenti ospiti della casa più spiata d’Italia, figura anche Marco Bellavia, famosissimo per la conduzione di uno dei programmi cult degli anni 80’: Bim Bum Bam, programma rivolto ad un pubblico di ragazzi.

Negli ultimi anni si erano praticamente perse le tracce del conduttore; motivo che spinge “vecchie” glorie televisive ad accettare di partecipare al game e poter rivivere quella notorietà, a loro familiare. Si sa, nei reality game le strategie, i giochi di ruolo ed i battibecchi sono all’ordine del giorno, peccato che questi possano diventare letali quando finiscono per intaccare l’umanità delle persone. Esattamente quello che è successo a Marco.

Dopo diverse settimane dall’inizio dell’avventura, questo ha iniziato a manifestare un malessere psicologico: Marco ha cercato di coinvolgere gli altri compagni di avventura, provando ad instaurare rapporti di comunicazioni e di ascolto, chiedendo supporto su un problema che, proprio in quei giorni, e proprio in quella circostanza era tornato a farsi persistente.

Bellavia è stato totalmente schernito da tutti, deriso e lasciato all’indifferenza; è stato tacciato di essere pazzo, una persona malata e uno addirittura che “merita di essere bullizzato”. Quanto più d’inumano ci sia.

È stato costretto, pur di salvarsi da un vortice di cattiveria e insensibilità, a ritirarsi dal game. L’entourage della produzione, in un secondo momento, ha poi preso decisioni drastiche verso coloro che hanno detto e agito nel modo più deplorevole verso il compagno di gioco. “Il caso Bellavia” è solo la miccia di un problema ben più ampio che coinvolge milioni di persone. Nel 2017, la depressione, certifica l’Istat, è il disturbo mentale più diffuso in Italia con 2,8 milioni di italiani a soffrirne, dato notevolmente aumentato negli anni fino ad oggi dove ad una fragilità emotiva di base di tanti, si è dovuto far fronte una intensa crisi sociale scaturita dalla pandemia.

A tal proposito, quest’anno è stato approvato il bonus psicologo che consente di fornire il cittadino di un proprio psicologo di base, esattamente parimerito del medico, a riprova del fatto che la salute mentale sia fondamentale come quella fisica. E allora perché nel 2022 dobbiamo continuare ad assistere a immagini che lacerano l’anima? Perché Marco Bellavia, è stato lasciato all’angolo, soprattutto dai suoi coetanei? Perché tutta questa indifferenza? L’unica nota positiva di questo spiacevole pezzo di televisione, è proprio che Bellavia all’interno di quella abitazione abbia potuto trovare appoggio, ascolto e comprensione da due ragazzi ventenni che non hanno giudicato il compagno, ma hanno provato a dare ascolto e comprensione ad una persona visibilmente provata.





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