LIBRI Il cuore cambia gioco

L'esordio narrativo di Renato Gigante: un intenso romanzo tra eros e thanatos

    di Giordana Moltedo

Il romanzo Il cuore cambia gioco, edito dalla casa editrice Iuppiter, segna l’esordio alla narrativa - dopo numerose pubblicazioni di carattere scientifico - del medico e scrittore partenopeo Renato Gigante. La storia attinge dalle esperienze vissute in prima persona dal medico partenopeo.

Il protagonista della storia è il quarantatreenne Marco, separato con una figlia, appassionato d’arte e medico che presta servizio presso il nosocomio napoletano dei Pellegrini. Marco conduce una vita lambita dalla solitudine, fino a quando non conosce una donna, Ritanna che di mestiere fa la restauratrice. Tra i due inizia una relazione, che entrambi confinano nella sfera dell’eros. Ad un certo punto, però, Marco sente una necessità: dare un nome alla loro storia e soprattutto darne una parvenza di officiosità. Ma Marco e Ritanna custodiscono ciascuno la propria solitudine che li porta man mano ad allontanarsi, anche perché la vita di Marco viene sconvolta da un infarto. E come ribadito dal protagonista «il vortice di un sentimento può finire, la malattia non lascia più, accompagna fino alla fine», e la malattia si accompagna anche con la solitudine dell’attesa. L’attesa per un trapianto, della conseguente guarigione e, infine, l’attesa per il ritorno di un grande amore di nome Ritanna.

La dimensione dell’eros, dell’amore e della psiche si intrecciano e si snodano lungo l’intera durata della narrazione, e così il lettore ha più volte la sensazione di trovarsi dinanzi al gruppo scultoreo del Canova, “Amore e Psiche”.

La storia si svolge negli anni '90. Le atmosfere di quel periodo sono rese dalla presenza di mangianastri e lettori di cd, da relazioni umane non filtrate dagli smartphone che in quel periodo neanche esistevano, e, soprattutto, dalla capacità di restituire al lettore che ha vissuto la Napoli di quegli anni, il ricordo, ormai lontano, di una città che usava svuotarsi nel periodo estivo. 





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