Tornano i corti sul lettino

Dal 7 al 9 ottobre, al Pan, il concorso cinematografico ideato da Ignazio Senatore

    di Liberato Russo

Cinema e psicoanalisi. Un connubio misterioso e affascinante. Sono "arti" coetanee: nello stesso anno in cui Freud interpreta il primo sogno, i fratelli Lumière proiettano il primo film della storia. Ed entrambi scandagliano quella parte interiore dell'uomo che è emozioni, sensazioni. Lo sa bene Ignazio Senatore, psichiatra e critico cinematografico, che da otto anni è il patron del concorso “I Corti sul lettino Cinema e Psicoanalisi”, che, promosso dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, quest'anno sarà ospitato nelle sale del PAN. A presiedere la giuria, dopo i registi Faenza, Piccioni, Risi, Scola, Haber, D’Alatri ed il montatore Giò Giò Franchini, sarà la volta di Mimmo Calopresti, affiancato da Gianfranco Gallo, Adele Pandolfi e Giuseppe Borrone.

Giuseppe Battiston, Sandra Ceccarelli, Barbara Bouchet, Andrea Roncato, Roberto Citran, Paolo Sassanelli, Pietro De Silva,  Dino Abbrescia, Mariella Valentini sono solo alcuni degli interpreti dei numerosi corti pervenuti dall’Italia e dall’estero.

La manifestazione si apre il 7 ottobre, alle 17.00 con la  proiezione dei documentari premiati: “Vorrei vivere alla grande” di Daniela Riccardi, “Sigmund Freud. Origine ed attualità della psicoanalisi” di Alessandra Balloni ed “Invulnerabile” di Luigi Pesce. Seguirà dibattito con gli psicoanalisti Raffaele Russo della SPI, Angelo Malinconico dell’AIPA e Ignazio Senatore.

Il pomeriggio dell'8 ottobre verranno proiettati i corti finalisti: Ci vuole un fisico di Alessandro Tamburini, Helena di Nicola Sorcinelli, Madame & monsieur di Eleonora Albrecht, Mio fratello di Simone Bozzelli, Normality di Nicolò Tagliabue e Vorrei che fosse notte di Claudio Pelizzer.

Il 9, dalle 11.00 alle 13.00, sarà la volta della proiezione degli altri corti finalisti: Un’altra sigaretta di Caterina Salvadori, Bellissima di Alessandro Capitani, Giorni di Cristina Ki Casini, Io e me stesso di Diego Cenatiempo, Swing di Maria Guidone, Waiting for Harry di Antonio Benedetto.

A seguire, alla presenza di attori e registi e di Nino Daniele, Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, la premiazione del miglior corto, miglior regia, miglior attore ed attrice e miglior corto scelto dal pubblico.

Ma le sorprese non finiscono qui. Il 5 ottobre, infatti, come “evento speciale” , è stato proiettato al Teatro La Perla di Napoli, in anteprima per la Campania, il documentario Rubando bellezza di Fulvio Wetzl, Laura Bagnoli, Danny Biancardi che ruota intorno alla famiglia Bertolucci; il papà Attilio, uno dei più grandi poeti del Novecento, Bernardo, regista premio Oscar, autore di capolavori come Il conformista, Ultimo tango a Parigi e L’ultimo imperatore e Giuseppe, regista di “piccoli grandi film” come Cammelli, Il dolce rumore della vita e L’amore probabilmente.

Rubando bellezza è arricchito dai ricordi di Bernardo e dalle testimonianze di Fabrizio Gifuni, Sonia Bergamasco e del critico cinematografico Morando Morandini. Alla proiezione sarà presente il regista Fulvio Wetzl. Coordineranno il dibattito Ignazio Senatore, Direttore Artistico de “I Corti sul lettino Cinema e psicoanalisi” e lo storico del cinema Giuseppe Borrone.





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