Giulia Penna, quel 'Bacio A Distanza'

La cantautrice romana si racconta a Iuppiternews. Il sogno di Sanremo

    di Daniele Vargiu

Giulia Penna è una giovanissima cantautrice romana di soli 28 anni, nata sotto il segno del toro. All’età di 12 anni si dedica da autodidatta allo studio del pianoforte e della chitarra. In seguito inizia a prendere lezioni di canto e fin da piccola prende lezioni di danza classica e moderna. Ha costruito il suo successo partendo come artista di strada, suonando nelle piazze principali della Capitale, per poi ritrovarsi catapultata improvvisamente nel mondo dei social dove accumula milioni di followers. Su Instagram possiede 1,2 milioni di followers mentre su Tik-Tok quasi 1,5 milioni di followers. Ha partecipato anche a varie campagne pubblicitarie. Per finire in bellezza tutte le sue canzoni hanno raggiunto oltre un milione di visualizzazioni e ha 265.000 iscritti su Youtube.

Come stai vivendo questo periodo particolare?

“Allora come dice una mia canzone: sempre bene. Anche quando mi incontri per strada e mi chiedi come stai? Io ti rispondo che va tutto bene. Cerco di prendere sempre le cose come vengono e sempre in maniera ottimista. Questo che stiamo vivendo è un periodo molto particolare perché sto lavorando a tantissime cose musicali che poi vedrete nei prossimi mesi. Quindi, nonostante il periodo sia difficile, sto cercando di tenermi compagnia con la musica e di tenermi occupata il più possibile”.

Come ti sei avvicinata al mondo della musica?

“Al mondo della musica in realtà mi sono avvicinata sin da piccolissima. Mi ricordo che durante le scuole medie feci una sorta di audizione per entrare nel coro della scuola e il maestro di musica disse a mia madre di farmi studiare. Cosi, ho iniziato a studiare canto e poi ho seguito delle lezioni di pianoforte. Tutt’ ora studio canto e non ho mai mollato. Nel tempo ho partecipato a diversi concorsi per cercare di farmi conoscere come: Castrocaro e altri concorsi più piccolini. Sono stata un’artista di strada e poi è arrivato il web che mi ha dato un supporto anche a livello musicale”.

Cosa vuoi trasmettere con la tua musica?

“La mia musica e le mie canzoni è come se fossero un diario. Quindi parlano di me, raccontano la mia visione della vita colorata, raccontano diverse fasi, perché poi nel tempo si cresce, soprattutto musicalmente si cresce velocissimamente. Quindi per me la mia musica è proprio un diario: un racconto di me stessa, di quello che provo, che sento e che vedo”.

L’ispirazione per i testi che scrivi, da dove la prendi?

“Dalla vita quotidiana, e in realtà anche dalle esperienze che mi vengono raccontate. Per esempio: “Sparisci Please” è ispirata ad una storia d’amore che ha vissuto una mia amica. In questo periodo trovare l’ispirazione è un po' più difficile perché ovviamente siamo chiusi in casa. Però devo dire che ho tante cose da dire e quindi l’ispirazione è sempre dietro l’angolo”.

Cosa hai voluto comunicare con il tuo ultimo singolo “Sparisci Please”? Possiamo trovare qualche riscontro autobiografico?

“Non è autobiografico, ma è ispirato alla storia di una mia amica. Ovviamente ci ho messo anche del mio, nel senso che alla fine si romanza sempre … no? In realtà ci ho messo la mia reazione e quello che avrei voluto dire io a questa persona, nonostante la storia d’amore fosse della mia amica. “Sparisci Please”: parla di una donna forte che riscopre la sua felicità dopo un periodo di sofferenze, dopo essersi lasciata con un ragazzo. Inizialmente lei riponeva la sua felicità in una persona sbagliata, successivamente capisce che attraverso le sofferenze a volte ci si rende conto che in realtà questa sofferenza ha aiutato ad essere più consapevoli e più felici di prima”.

La scelta del titolo in inglese?

“La scelta è dovuta ad una questione di musicalità che mi piaceva nel ritornello. “Please” in realtà sono dei ringraziamenti in tutte le lingue. Volevo comunicare un ringraziamento rafforzato in tutte le lingue del mondo”.

La comunicazione è importante sia nella tua musica che nei videoclip?

“Si, si, assolutamente. Io ci tengo molto a curare tutto e trasmettere dei messaggi. Però, in realtà i messaggi avvengono in maniera naturale, quindi attraverso l’argomento trattato nella canzone. Spero di diffondere dei messaggi positivi per le persone che mi seguono. Non mi permetterei mai di diffondere messaggi negativi o argomenti che possano influenzare le persone a seguire delle strade sbagliate e tematiche fuorvianti”.

Per quanto riguarda il singolo “Bacio A Distanza” sei riuscita ad unire vari artisti come: J-AX, Clementino e Alessio Bernabei. Come hai fatto? La scelta del titolo possiamo associarla al periodo che stiamo vivendo?

“Si assolutamente. Bacio A Distanza è nata un anno fa dopo il primo lockdown e racconta di questa voglia di vivere l’estate con le persone che abbiamo baciato a distanza per tantissimo tempo. Infatti la canzone dice: dammi un bacio a distanza che adesso ti prendo e ti porto in vacanza. La partecipazione di tanti artisti che sono anche miei amici, è stato bellissimo e pazzesco, perché avevamo un po' tutti voglia di raccontare in maniera ironica questa estate diversa. È stato molto divertente vedere come ognuno di loro ha interpretato la propria voglia di vivere l’estate. Sono molto orgogliosa e molto contenta che abbiano partecipato tutti questi artisti”.

I social in questo periodo ti sono tornati utili e quanto è utile poter comunicare attraverso i social network?

“Credo che comunque i social in questo periodo abbiano accorciato le distanze vissute. È stato molto importante per me, poter tener compagnia e comunicare con i miei followers. Hanno giocato un ruolo veramente importante, ormai i social è come se fossero casa mia. Perché con le persone che mi seguono ci parlo spesso. È come se fossero miei amici”.

Che consiglio daresti ai ragazzi della tua età per un utilizzo corretto di Instagram e Tik-Tok?

“Semplicemente, direi ai genitori di controllare spesso la navigazione dei propri figli, soprattutto per quanto riguarda i minorenni.  Come per ogni cosa ci deve essere la giusta misura. Non mi sento nella posizione di fare delle prediche, però secondo me l’importante è che ci sia controllo da parte dei genitori. Cercare di seguire persone divertenti, insomma persone che diffondano messaggi positivi”.

Hai un sogno nel cassetto? Se si, quale? Ti ci vedresti a Sanremo?

“Ecco un sogno nel cassetto sarebbe poter partecipare un giorno a Sanremo e poter calcare quel palco bellissimo del teatro dell’Ariston. Sarebbe veramente bello. Poi mi piacerebbe molto vivere di live, di concerti e di viaggiare attraverso la mia musica”.

Attualmente a cosa stai lavorando?

“Guarda, sto lavorando su tanta musica e non vorrei rovinare la sorpresa. Perciò ti direi di seguirmi sul mio Instagram e sul mio Spotify per avere tutte le info e tutti gli aggiornamenti.  Tanto comunque sono sempre presente sui social”.





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