La goduria di una Napoli stratosferico
Numeri da primato, gioco, carattere: gli azzurri di Spalletti sono inarrestabili
14/10/2022
di Davide Martino
Lo straordinario è diventato ordinario, la follia si è trasformata in assoluta bellezza, la goleada nel risultato atteso, lo spettacolo nella degna conclusione di una scena che vorresti non finisca mai. Il Napoli attuale è una macchina goduriosa che il tifoso attende con trepidazione e gioia. Il Napoli asfalta l'Ajax anche nel match di ritorno dopo una prova più complicata, ma egualmente soddisfacente, nella trasferta di Cremona.
La squadra sublima il gioco del calcio con palleggio, verticalità, attacco della profondità e soprattutto costante ricerca dello spazio sulla trequarti avversaria. Il Napoli è europeo nel gioco, nell'idea e nell' interpretazione. La squadra di Spalletti sta aprendo definitivamente il varco al movimento nazionale, da troppi anni depresso dalla mancanza di danari, nonché offuscato da scarse idee progettualità. In questo contesto, la rivoluzione orchestrata da De Laurentis, Giuntoli e Spalletti coniuga nel modo migliore la ricerca del risultato, dell'immagine con una equilibrata gestione che tenga conto anche del fattore economico e anagrafico della squadra.
I numeri estasianti di questi primi due mesi sono la conferma di questa analisi e certificano con ben due turni di anticipo la qualificazione degli azzurri agli ottavi di finale.
Ora resta l'obiettivo più importante e cioè il primo posto del girone, poiché dopo una tale ascesa sarebbe un delitto gettare alle ortiche questa possibilità che aprirebbe scenari importanti in vista dell'agoniata qualificazione ai quarti di finale, traguardo mai raggiunto nella storia azzurra. La possibilità di evitare l'immediato confronto con i top club europei sarebbe il giusto premio per la cavalcata della squadra di Spalletti che deve osare con la fantasia non ponendosi alcun limite in questa stagione.
In questo fiume in piena merita una menzione particolare il gol di Raspadori, che a conclusione di una spettacolare giocata del duo Zielinski Kvarashelia sul lato sinistro, sublima la giocata dei compagni con un prestigioso gioco di gambe che culmina la propria trama nella bordata mancina che si insacca alle spalle dell'incolpevole portiere orange.
Una scena che dovrebbe essere proiettata in tutte le scuole calcio, poiché rappresenta il calcio nella sua essenza. Corto, lungo, fantasia, potenza, tecnica, dribbling e filtrante. Il giusto epilogo ad omaggiare lo stadio intitolato al Dio del calcio terreno.
Il resto è gestione, accademia, ripartenze, aggressività, ma anche qualche campanello di allarme. La difesa, infatti, dovrà registrare la prolungata assenza di Rrhamani con l'inserimento dal primo minuto di Ostigaard, mentre la fastidiosa contrattura di Anguissa, i cui tempi di recupero restano ancora incerti, dovrà essere attutita dalla crescita di Ndombele.
Mister Spalletti sarà attanagliato dai dubbi di queste due defezioni, ma probabilmente resta ancorato a un gruppo che anche nelle richiamate riserve offre importanti alternative.
Il tecnico di Certaldo dovrà definitivamente lanciare nella mischia Tanguy Ndombele, il cui recupero integrale diviene ancora più importante, poiché annovera caratteristiche uniche tra i centrocampisti azzurri.
Il francese è una sintesi di Zielinski e Anguissa e il suo recupero consentirebbe ai compagni di reparto di rifiatare il giusto.
Il solo giocatore realmente imprescindibile resta Stan Lobotka, prossimo al rinnovo pluriennale del contratto, che rappresenta il vero motore della squadra, il metronomo di un gioco che al momento non ha eguali in Italia e forse anche in Europa.
Il campionato è un obiettivo, ma il Napoli europeo dovrà continuare nella propria dimensione continentale, trasferendo tutti i principi acquisiti a latitudini impensabili fino a pochi mesi addietro.
PAGELLONE AZZURRO
Meret 6,5 bravo bravo bravo
Di Lorenzo 7 la sintesi delle due stagioni è la fascia da capitano
Rrhamani 6 sfortunato contro la Cremonese. Torna presto
Kim 7 un computer. Fuoriclasse della concentrazione.
Juan Jesus 6 di stima.
Mario Rui 7 la gestione di questo anno lo rende più lucido nelle scelte.
Oliveira 6,5 in costante crescita
Anguissa 6 paga un po' l'enorme inizio di stagione.
Lobotka 7 sterza, controsterza, allunga, accorcia. Imprendibile.
Zielinski 7,5 la classe.
Ndombele 6 in lenta, ma speriamo costante ascesa.
Politano 6,5 freddo dal dischetto.
Lozano 7 finalmente si intravede una forma fisica di livello.
Raspadori 8 il gol è il miglior spot.
Osimhen 6 sembra abbia giocato cinque partite in soli 45'. Servirà come il pane.
Simeone 7,5. Spalletti adesso resta a te la gestione di questo ragazzo che entra e decide.
Kvara 8,5 il paragone con un illustre nordirlandese non è così azzardato. Vale il costo del biglietto.
Elmas 6. Pochi minuti. Prova a dare qualità.
Ostigaard. SV sarà chiamato agli straordinari.
Gaetano. SV un'altra cap in Champions nel suo curriculum.
Spalletti 9. Questo Napoli è figlio delle sue idee, della sua genialità, della sua preparazione. Non ci poniamo alcun limite e lui dovrà essere il primo a comprenderlo.