Il falso sano

Anomalia in un mondo di falsi invalidi

    di Espedito Pistone

Conosco un falso sano e ci sono tanti falsi invalidi. Lui è l'ultimo malato di poliomelite d'Italia ed ha fatto carte trentatré per poter fare ginnastica a scuola, il servizio militare e la corte alle ragazze.

In molti ancora lo ricordano, davanti alla caserma a fermare tutti quelli in divisa e con i galloni alle braccia. Offriva caffé e cornetti caldi per rendersi simpatico e ottenere, al contrario di quanti facevano la stessa cosa per l'opposto motivo, di essere inserito nel primo scaglione utile e partire a fare il soldato.

Anche a scuola, i professori di educazione fisica non possono aver dimenticato i suoi certificati medici falsificati alla meno peggio. Nessuno c'era mai cascato. Certo si commuovevano ma mai, mai, che lo inserissero in squadra contro un esonero che lui proprio non accettava.

Capelli corvini, carnagione scura e occhi azzurri, piuttosto che andarsene in giro, che così avrebbero notato dall'andatura la gamba più lunga e la gamba più corta, se ne stava sulla medesimia panchina per ore. A godersi lo spettacolo dello struscio di ragazze in suo onore.

Solo quando gli occhi inciamparono direttamente nell'anima di lei, quella giusta, si alzò e raggiuntala l'affiancò sulle scale, all'uscita dal parco. Camminando di lato in modo da mascherare la disabilità.

Fu quella la prima e l'ultima volta che le mentì.

Si amano ancora e tanto, il nostro falso sano e la ragazza che in lui ha visto solo un grande uomo. Così grande e ostinato che, dovete sapere, svolge un lavoro duro e da sani. Mentre da qualche parte, in città, c'è un falso invalido che ruba la sua pensione. Ma lui è felice.

Perché la felicità ha la stessa lunghezza, a destra e a sinistra. Altrimenti che felicità è?





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