LIBRI Rosso perfetto, Nero perfetto

Storie di sangue e delitti pensate per il cinema

    di Giordana Moltedo

Rosso Perfetto e Nero Perfetto sono due raccolte preziosissime per coloro che siano interessati ad avvicinarsi e a comprendere i meccanismi della scrittura cinematografica e del romanzo noir. Le antologie sono state pubblicate in un unico volumetto, per la collana “Memento”, dalla casa editrice Iuppiter Edizioni e sono il frutto di due corsi. Rosso Perfetto è una raccolta di soggetti cinematografici per lungometraggi, elaborati dai corsisti del laboratorio Come si scrive un film. Dall’idea alla sceneggiatura, tenuto dallo showrunner partenopeo Maurizio Fiume. Nero perfetto comprende invece i racconti scritti dagli allievi del corso Scrivere il noir dello scrittore Angelo Petrella, i cui romanzi noir stanno riscuotendo successo anche oltre i confini di Napoli.

In un formato che permette un’agevole lettura di entrambe le antologie, in Rosso Perfetto, il lettore si rapporta con sei soggetti cinematografici: Tre mesi di Paolo Cippolletta, Arrivederci Italia! di Ciro Di Costanzo, Fino in fondo di Ornella Esposito, In sessanta secondi di Valentina Viscione, Rosso Perfetto di Mariarosaria Figliolia e Falene e camorristi di Livia Iannotta. Da questi due ultimi soggetti sono stati tratti due cortometraggi. Il primo, Rosso Perfetto, sarà presentato nel corso della rassegna cinematografica “Montedidio racconta”. Il secondo, Falene e camorristi, a breve andrà in fase di realizzazione.

La parte noir propone invece tre racconti: Vietato attraversare la linea gialla di Mariarosaria Figliolia, Lo Charmant di Luciano Sabetti e Nel ventre del potere di Gianluca Spera, creatore della serie di noir che ha per protagonista il giornalista detective Fabrizio Orlando.

Il rosso e il nero intrecciano le due sezioni, e sono lo  sfondo cromatico di storie che partono e si snodano in seguito a dei delitti. I fatti cruenti diventano una sorta di espediente in grado di smascherare le fragilità degli essere umani che si manifestano nella vita di tutti i giorni. Fragilità che sono declinate con diversi stili e generi di scrittura, i quali necessitano di proprie regole. Ad esempio, i racconti noir, così come spiegato nell’introduzione da Angelo Petrella, sono finalizzati alla ricerca di una «grammatica del noir» atta a «costruire trame di forte suspense: l’individuo solo contro il mondo, la donna fatale, la vendetta, il rimpianto, i fantasmi del passato e lo sbandamento esistenziale». 

Da ciò si evince l’attualità del noir e, infatti, provocatoriamente Petrella pone una domanda al lettore: «Chi osa ancora dire, dunque, che il noir è morto?». Il noir non è morto, e infatti tanto il cinema quanto la televisione continuano a pescare a piene mani da questo genere. E allora come si concilia il tutto con i soggetti cinematografici che, anche nella loro solo stesura, seguono delle regole che non sono proprie della prosa, ma sono il frutto di un linguaggio tecnico finalizzato ad un prodotto audiovisivo? La risposta arriva, anche in tal caso, da una prefazione.

Partendo dal presupposto che in seguito alla rivoluzione apportata dalle piattaforme streaming il concetto di prodotto audiovisivo sta subendo una mutazione, Maurizio Fiume, che ha curato la prefazione di Rosso Perfetto, si sofferma sul contributo che i giovani possono apportare alle tematiche da portare sullo schermo: «I cinque soggetti trattano temi e illuminano storie, personaggi, ambientazioni originali e poco raccontate. Quello che li rende unici è lo sguardo che questi autori stanno cercando, insieme ad un nuovo linguaggio del cinema. Questo sguardo e questo linguaggio sono ciò che ciascuno di noi cerca dai nuovi autori».





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