Zanzariere della discordia

La pronuncia: non ledono il decoro del condominio

    di Adelaide Caravaglios

Siamo alle solite: fa caldo e vogliamo stare con le finestre aperte senza, però, essere letteralmente presi di mira da quei brutti insetti ‘tira-sangue’ che ogni anno – puntualmente − vengono a rovinare le nostre serate estive: le zanzare! Per correre ai ripari, qualcuno si è munito di zanzariere onde evitare vere e proprie invasioni notturne: lo ha fatto anche la protagonista del nostro caso, una signora del Nord Italia, la quale, però, proprio per questo (l’istallazione di una zanzariera!) si è vista chiamare in tribunale dal condominio nel quale abitava con l’accusa di aver modificato l’aspetto della facciata del palazzo, deturpato, appunto, dalla sua zanzariera.

Più precisamente, ciò che le veniva contestato era di aver leso lo stile architettonico dello stabile: per fortuna, il giudice di merito (sentenza n. 3222/2017) non è stato dello stesso avviso ed ha rigettato la richiesta della parte attrice (il condominio), rilevando come nel caso di specie non c’era stata una “significativa alterazione” dell’aspetto esterno del fabbricato: la donna, infatti, si era premurata di istallare sul proprio terrazzo una reticella removibile, che avesse lo stesso colore bianco delle ringhiere dei balconi e non fosse a vista, ma ‘nascosta’ da tendaggi da sole di colore simile a quello delle altre tende da sole, peraltro già presenti sugli altri terrazzi. Insomma, aveva utilizzato tutte le precauzioni del caso: niente di particolarmente colorato o vivace, tale da ledere il decoro architettonico dell’immobile.

Non c’è stato nulla da fare per il condominio condannato al pagamento delle spese processuali: la zanzariera ha avuto la meglio!





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