Gli uomini dimenticano

La necessità della continuità

    di Silvio Fabris

I clienti e le aziende dimenticano, a meno che non si rinfreschi loro la memoria. La pubblicità, quando è costante, rinfresca la memoria dei clienti, fa riconoscere le aziende, fa ricordare loro, costantemente, il prodotto o servizio. Quindi, la pubblicità quando è costante, fa vendere oggi e domani.

Oggi, il mercato è sollecitato da così tanti messaggi pubblicitari che anche l’inserzione più provocante – se pubblicata una sola volta – viene presto dimenticata. Lo scienziato tedesco Ebbinghaus è anche riuscito a misurare la rapidità e l’intensità di questo fenomeno attraverso l’ormai “curva della memoria”. La memoria degli elefanti è universalmente riconosciuta come ferrea. Quella degli uomini invece sembra essere un poco più debole. Ricordo che già dagli anni ’70, un’importante agenzia americana, in un test condotto tra casalinghe, è però riuscita a dimostrare che la memoria del cliente – notoriamente debole – può essere rinfrescata…

Il valore della continuità è un concetto pubblicitario ormai accettato. La pubblicità costante infatti crea l’immagine, fa sì che l’idea del prodotto o del servizio si imponga alla mente del cliente. La pubblicità costante sollecita il cliente potenziale e quello già acquistato nel momento in cui sono particolarmente ricettivi, aumenta la loro predisposizione all’acquisto, apre nuove strade ai venditori.





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