L'estro di Sanfelice a Palazzo Serra di Cassano

Viaggio nella sede dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici

    di Liberato Russo

Nel 1679 la nobile famiglia di origini genovesi dei Serra, a Napoli già dal XII secolo, si stabilì in un palazzo sulla collina di Pizzofalcone, tra via Egiziaca e via Monte di Dio, sul quale, intorno al 1725, una volta demolito, il duca Giuseppe Serra fece erigere lo storico Palazzo Serra di Cassano, incaricando Ferdinando Sanfelice della realizzazione. Giuseppe era figlio di Giovan Francesco Serra, capitano di Filippo IV di Spagna e capostipite del ramo napoletano dell’antica famiglia che nel 1678 ottenne il titolo di duca di Cassano. Alla morte di Giuseppe la committenza col Sanfelice fu mandata avanti dalla figlia Laura, sposa di un cugino omonimo del padre. L’architetto napoletano dalla celebre creatività e dall’inconfondibile stile, non smentì il suo talento, come ci dimostra la monumentale scala aperta a doppia rampa e ad un corpo solo, che conduce al piano nobile.

L’edificio presentava in origine due ingressi: il portone principale su via Egiziaca fu chiuso per protesta e lutto dopo il 20 agosto 1799, data in cui Gennaro Serra, comandante della Guardia Nazionale, fu decapitato in Piazza Mercato per aver preso parte alla breve Repubblica napoletana; mentre il secondo, su via Monte di Dio, da allora perse il suo ruolo secondario.

Dal primo ingresso si accedeva al cortile ottagonale, dal quale, attraversando l’arco trionfale, ci si trova davanti al suggestivo scalone in piperno; dall’attuale invece si accede al cortile rettangolare e dunque alla scala. Un terzo ingresso sulla stessa via è stato destinato da sempre ai servizi. La facciata, completata da Giuseppe Astarita, è caratterizzata dai due portali bugnati e da un ordine di lesene corinzie in sette campate con ogni piano suddiviso da cornicioni. Alle finestre del primo piano si alternano timpani triangolari ed architravi mentre a quello superiore triangolari e curvi.

D’interesse anche gli interni, arricchiti con stucchi rococò e mobili neoclassici, dove molti ambienti sono decorati da dipinti e affreschi, come le Storie di Scipione lAfricano di Giacinto Diano, realizzato tra il 1770 e il 1773, il Giudizio di Salomone di Mattia Preti, o gli affreschi a tema religioso attribuiti a Fabrizio Santafede. In seguito ai danni subiti durante il secondo conflitto mondiale fu necessario un restauro che il duca Francesco Serra commissionò agli architetti Jappelli e Schioppa, riportando l’edificio all’antico splendore.

Dal 1975 Palazzo Serra di Cassano è diventato sede dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e della relativa biblioteca, e dal 1983 è stato acquisito al patrimonio dello Stato.





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