Decifrando l'alfabeto congolese

Inchiesta a puntate sulla Repubblica Democratica del Congo

    di Mario Paciolla

La Repubblica Democratica del Congo è uno stato dell’Africa Centrale. Le etnie che abitano il paese sono suddivise in circa 300 tribù. Si stima che le lingue parlate siano 242. Il Congo però ha da sempre avuto importanti “risorse” linguistiche per instaurare un sistema di comunicazione mondiale, decifrato, però, solo dai paesi intellettualmente più avanzati. L’alfabeto congolese è questo:
-Afrormosia: i parquet dell’NBA;
-Argento: medaglie per i meno acculturati;
-Banana: nel 1601 era descritto come “il frutto che profuma di rose”;
-Berillio: i missili di Al Qaeda e la navicella di Armstrong;
-Cacao: ingrediente base per la Nutella;
-Cadmio: il rivestimento delle penne Bic;
-Caffè: bevanda fondamentale per la maggior parte di studenti e lavoratori;
-Carbone: una delle principali fonti di energia. Contribuisce al 40% della
produzione di energia elettrica mondiale ed in gran parte ad illuminare il
continente cinese;
-Coltan: sabbia nera e luccicante. Nel nuovo millennio è forse più preziosa dell’oro.
Senza il coltan non esisterebbero i Samsung e la Play Station;
-Cotone: le magliette D&G;
-Diamante: dai diamanti nascono le guerre. Dal letame nascono i fiori;
-Gomma greggia: il vestito dell’omino Michelin;
-Manganese: l’acciaio inox inossidabile delle pubblicità;
-Mogano: da “m’oganwo”, ossia “Re Legname”;
-Olio di palma: i nuovi biocarburanti che salveranno il mondo dall’inquinamento…
poi però si dovrà trovare chi farà la fotosintesi clorofilliana;
-Oro: no comment;
-Petrolio: no comment nero;
-Rame: dal 9000 a.C., il metallo più utilizzato nella storia dell’umanità;
-Stagno: la carta più famosa di tutto il settore alimentare;
-Téa: bevanda fondamentale per la maggior parte di studenti e lavoratori britannici;
-Tungsteno: i filamenti delle lampadine, ma anche particolari tipi di munizioni;
-Uranio: vedi 6 agosto 1946;
-Wengé: il legno per le chitarre ed i bassi;
-Zinco: tonnellate di Duracell all’anno.

Il primo dotto che si appassionò all’alfabeto di questo ricco paese, fu Leopoldo II in epoca coloniale, che per primo capì la grande duttilità comunicativa della gomma. Dal 1998 si aprì un nuovo dibattito, circa le capacità espressive del coltan. A distanza di 10 anni, la discussione sembra riaperta. La nuova parola non compare nell’alfabeto e si è in dubbio se inserirla o meno. Sino ad ora sono stati chiamati in causa più di tre milioni e mezzo di congolesi e l’Organizzazione Linguistica delle Nazioni Unite è ancora indecisa se inserirla o meno. La parola in questione, che rovinerebbe l’armonia dialettica dell’alfabeto, comincia per G... (I puntata)





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