Agosto sulle note di Anacapri

Le rassegne Dal Barocco al Jazz e Anacaprifamusica incantano e anticipano le feste settembrine

    di Maria Regina De Luca

Agosto è ad Anacapri il grande mese della musica che trova in due rassegne la sua più alta espressione. ‘Dal Barocco al Jazz’ e ‘Anacaprifamusica’, entrambe ideate e dirette da Maria Sbeglia e organizzate dalla Fondazione Franco Michele Napolitano, aprono il mese-cuore dell’estate e anticipano le feste settembrine come sipari sul grande palcoscenico del paese che ogni sera accoglie nelle sue piazzette segrete eventi sempre diversi.

Oggi alla sua tredicesima edizione, la rassegna ‘Dal barocco al Jazz’ presenta già dal titolo la sua affascinante polisemia che non oppone diaframmi o schemi alla musica, l’arte divina delle note in ogni sua espressione, da quella, incantevole, seicentesca e settecentesca della quale Napoli fu prolifica fonte al Jazz nelle sue molteplici confluenze in ogni ramo della musica contemporanea. Presentata dal noto e valente musicologo Massimo Lo Iacono, la rassegna inanella le sue sempre esaltanti proposte sul bordo della piscina-oceano dell’Hotel Caesar Augustus la cui storia richiederebbe, come quella dell’Eden-Paradiso, un volume a parte. Accontentiamoci di perderci nell’intramontabile bellezza delle sue linee, del suo colore, del suo parco ricco e vario come un orto botanico in miniatura, delle sue memorie che videro Rita Haywoorth danzare, nel suo pieno splendore, sotto queste stelle, su questa terrazza dove la statua dell’Imperatore-divo, alta sullo spigolo orientale a strapiombo sul mare, sta  a confermare che qui, ad Anacarpi, è lui che regna, lui che ne ha rispettato e adottato gli abiti, i giochi, i costumi greci rafforzandone l’identità culturale. Inaugurata il 30 luglio da uno spettacolo con Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini con la partecipazione del violino di Paolo e della voce di Emilia Zamuner, la rassegna deve il suo variegato programma alla poliedricità culturale della sua ideatrice, Maria Sbeglia, musicista-enfant prodige di alta classe e di alta scuola la cui carriera non ha bisogno di presentazioni. Famiglia musicale quella di Maria che, insieme al Marito Umberto Zamuner, ha trasfuso nella curiosità, nelle tendenze e nelle vene dei suoi figli il suo innatismo temperamentale di musicista innamorata della sua arte diventando, da maestra, collega e co-esecutrice dei figli Paolo ed Emilia. Il perfetto dosaggio di musica e poesia del programma ha reso le serate della rassegna altrettanti eventi, autentico refrigerio fisico e spirituale in questa torrida estate.

Allo stesso modo, due settimane dopo, la rassegna ‘Anacaprifamusica’ ha fatto da sontuosa ouverture alla Settembrata che, a fine agosto, il paese organizza nel ricordo di un rito pagano in onore di Bacco e dei vigneti locali la cui fama ha diffuso, magari con etichette talvolta insincere, il suo vino in tutto il mondo. Alla sua sedicesima edizione, la rassegna ha quest’anno eretto archi di festa per gli ascoltatori incantati che hanno gremito la sala nel giardino dell’Hotel Paradiso oggi destinata a eventi e spettacoli. La serata dedicata a ‘I grandi trii’ che ha avuto per protagonisti tre giovani e splendidi interpreti Sumiko Tajihj, Hyunah Park e Marco Schiavo, rispettivamente al violino, al violoncello al pianoforte, ha presentato del Trio di Beethoven un’interpretazione di adamantino rigore stilistico, aperta contemporaneamente alle suggestioni che la musica del grandissimo caposcuola ha trasmesso ai suoi eredi come un eterno mandato di bellezza e di armonia. Al pianoforte di Vincenzo Paolillo e alla voce di Antonella Orofino sono state affidate, nella serata successiva, arie d’opera e canzoni appartenenti alla sfera del ‘classico’ mentre il duo Alessandro Crosta al flauto e Nadia Testa al pianoforte hanno spaziato in una musica senza confini stilistici o etnici né strettoie tematiche e temporali. Per il tema ‘Donne in musica’, Caterina D’Amore al flauto e Antonella De Vinco al pianoforte hanno formato un duo perfettamente affiatato che ha chiuso in bellezza l’intensa rassegna, certamente tra le più alte che, come ogni anno, rendono l’estate anacaprese cassa di risonanza di eventi che punteggiano feste locali e ricorrenze di antichi riti, ma posseggono uno spessore culturale ed estetico che non teme confronti logistici. ‘Anacaprifamusica’ proseguirà in Settembre, ma adesso è il momento di alzare la tela sul palcoscenico dell’evento che, da domani, ci riproporrà la festa sorta su un rito bacchico: La Settenbrata Anacaprese. 

Seguiranno le feste nel nome di Maria che, dal 7 Settembre, sarà celebrata nelle sue diverse dimore e nei suoi diversi nomi, dalla Madonna della Follicara a quella di Cetrella a quella del Soccorso su Monte Tiberio alla dolce Madonna della Libera che, a Marina Grande, salutata dalle sirene dei vaporetti e coronata dai fuochi di artificio, accoglie ogni anno tutta l’isola, dal mare alle colline, nel nome della stessa fede.





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