Il San Carlo presenta il nuovo cartellone

Ricchissimo il programma lirico-sinfonico del Massimo napoletano

    di Teresa Mori

Nove opere, sette balletti e venti concerti. Così il Teatro San Carlo, intratterrà il suo pubblico durante la prossima stagione.

Sul palcoscenico del Lirico più antico d’Europa si avvicenderanno, anche in questa nuova stagione, direttori d’orchestra di fama mondiale da Zubin Mehta a Nello Santi, da Gabriele Ferro a Jeffrey Tate, oltre all’ insostituibile Nicola Luisotti che in qualità di direttore musicale del Lirico aprirà la stagione con Il Trovatore di Giuseppe Verdi il 12 dicembre.

La stagione lirica è firmata da registi assai diversi fra loro per vocazione e stile, a cominciare da Michal Znaniecki, impegnato con la regia del Trovatore inaugurale. A seguire Roberto De Simone, Lluis Pasqal, Andrea De Rosa, Mariano Bauduin, Paul Curran, Ferzan Ozpetek, Lamberto Pugelli. Tutte le produzioni, come sempre accade, saranno poi esaltate dalle compagnie di casa: anche durante la prossima stagione in prima linea Coro, Corpo di Ballo, Orchestra e Coro di Voci Bianche del San Carlo.

Come chiarisce il Direttore Artistico Vincenzo De Vivo: “la nuova stagione del San Carlo raccoglie temi e spunti del recente passato mentre riannoda fili rossi che vengono da quello remoto: il gioco che avvicina opere e autori coglie nell’une come negli altri quegli aspetti che riportano al Teatro e alla Città”.

Nicola Luisotti, come anticipato, continua il suo percorso verdiano, proseguendo a ritroso rispetto la stagione scorsa con Aida ed Otello, proponendo gli spartiti dei cosiddetti “anni di galera”: Il Trovatore inaugurale e la Luisa Miller, nata per le scene sancarliane.

Gli altri titoli della stagione da gennaio a settembre sono Andrea Chénier, Tristan und Isolde, Turandot (produzione del Petruzzelli di Bari, diretta da Juraj Valcuha), Luisa Miller e  Cenerentola. Dopo l’estate si riprende con l’elegante Traviata di Ozpetek. Al teatrino di corte, da maggio, omaggio al tricentenario della nascita di Niccolò Jommelli, con L’isola disabitata diretta da Rinaldo Alessandrini e poi l’Orfeo ed Euridice di Gluck con Stefano Montanari e le coreografie di Karole Armitage.

Anche la danza, avrà ,come ogni anno, grandi occasioni d’incontro: Lo Schiaccianoci, Giselle, l’Otello di Monteverde, le pagine danzate dell’Orfeo ed Euridice. Tutto a cura del prestigio della  compagnia sancarliana  sottolineato ogni volta da ospiti importantissimi, tra cui Svetlana Zakharova, ancora una volta sul palcoscenico del Massimo.

Questa è la struttura di un programma pensato per valorizzare le eccellenze del massimo napoletano e soprattutto per raggiungere il pubblico. Con la speranza di un domani più generoso dove l’arte e la bellezza della nostra città diventi pane per tutti.





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