Pubblicitario e pubblicista
Facciamo chiarezza...
di Silvio Fabris
Voglio prendere spunto da un vecchio articolo scritto da un caro collega Raffaele Ricci, già nel lontano 1987, su Eurocredit News. Ebbene sono passati 28 anni e si continua a fare confusione tra i due termini e quindi una precisazione va fatta. Pubblicista o pubblicitario? Pubblicitario o Pubblicista? Spesso è possibile che vengano scambiati i ruoli e gli ambiti che, invero, anche se sono presenti nella stessa persona (e spesso accade), hanno caratteristiche e funzioni diverse. Il pubblicista opera nel mondo dell’informazione, informa e commenta attraverso mezzi di diffusione. La legge n.69 del 1963 precisa che “è pubblicista chi svolge attività giornalistica non occasionale e retribuita anche se esercita un’altra professione”.
Ma è bene chiarire che l’Ordine Nazionale è distinto in due elenchi: giornalisti-professionisti e giornalisti-pubblicisti, questi ultimi devono sostenere gli esami professionali per accedere all’elenco dei giornalisti-professionisti.
La figura del pubblicitario, opera nell’ambito della comunicazione d’impresa e all’interno del mondo della pubblicità svolge una delle varie professionalità: c’è chi crea, chi gestisce o chi controlla una campagna pubblicitaria. I pubblicitari hanno un’associazione di categoria, la TP, Associazione Italiana Professionisti Pubblicitari che gestisce l’Albo suddiviso in due elenchi, quello dei Tecnici e quello dei Professionisti ai quali si accede per esami.
Spero di aver fatto chiarezza a chi è portato ad interpretare in modo analogo le caratteristiche delle due attività o può essere indotto in errore dalla radice comune dei due sostantivi, tanto da scambiarne ruoli e competenze.