Halloween, occhio al cinema delle tenebre

Il rito della zucca e la visione di film come Dracula per la festa del 'dolcetto o scherzetto'

    di Mario Vittorio D'Aquino

Dolcetto o scherzetto? È la tipica domanda che bambini da tutto il mondo pongono nel periodo di Halloween una volta giunti al ciglio della porta di qualcuno. Il tipo dovrà essere ben attento nella scelta, gli scherzetti sanno come essere pungenti. La tradizione di Halloween non può essere considerata tipicamente mediterranea, anzi il consueto rito che il 31 ottobre di ogni anno vede affrettarsi le persone ad addobbare le case con zucche, cappelli da strega e tanti altri ornamenti quanto più possibile paurosi ed impressionanti, ha origini pagano-celtiche, ponendosi come antagonista della cristiana festività degli Ognissanti calendarizzata il 1 novembre. L’uso della zucca, intagliata assumendo forme macabre, si dice fosse in uso nella variante nordamericana al posto delle rape, utilizzate maggiormente in Scozia ed Irlanda, per ricavarne lanterne con cui ricordare le anime bloccate nel Purgatorio come suggerisce la leggenda di Jack ‘O Lantern.

Un assist così preciso e al contempo tenebroso non poteva che coglierlo anche il cinema, forte dell’evoluzione capitalistica che subito questa tradizione secolare. E quindi non si possono non menzionare film per grandi e piccini che hanno scritto la storia di questa festività intrisa di magia e mistero. Nightmare Before Christmas è un cult di sicuro apprezzamento in questo tema. Il film d’animazione, uscito nelle sale nel 1993, suscita tutt’oggi grande ammirazione. Con infantile adorazione si seguono le vicende di Jack Skellington, il protagonista, personaggio principe del mondo di Halloween dove vive e circondato da abitanti inquietanti. Fino a che un giorno non si ritrova – per puro errore – nella “città del Natale” rimanendone affascinato. Il ritorno nel suo vecchio regno gli va ormai troppo stretto…La stessa fortuna e approvazione della critica ne ha goduto La sposa cadavere altro film d’animazione in cui si narrano le vicende di due promessi sposi uniti da due famiglie che non si piacciono. Malauguratamente, nel giorno del possibile matrimonio, il protagonista non si sente all’altezza e se ne scappa in un bosco. Volendo simulare da solo il prosieguo della cerimonia precedentemente interrotta scambia un dito di una vecchia sposa cadavere per un ramoscello infilandole l’anello e scatenandone il ritorno in vita…

Altra figura oltre agli scheletri, le streghe e altri mostri che ha segnato un epoca anche nella settima arte è quella del conte Dracula della Transilvania, una regione della Romania. Del famigerato conte “succhiasangue” i film si moltiplicano. Il primo della lista in ordine di uscita fu quello del 1931, adattamento al celebre romanzo di Bram Stoker. Già all’epoca si può apprezzare la volontà di incutere – con gli strumenti rudimentali di quasi un secolo fa – paura e terrore allo spettatore con particolari effetti scenici che oggi sono altamente superati. Il picco con Dracula protagonista lo troviamo nella pellicola Dracula – di Bram Stoker diretto da Francis Ford Coppola uscito nelle sale italiane nel 1993. A questo va riconosciuto anche la capacità in cui viene spiegato l’inizio della leggenda di Dracula la cui anima in vita dovrebbe essere associata all’affascinante cavaliere Vlad III, L’Impalatore, conosciuto anche con lo pseudonimo di Draculea. Il racconto, in cui realtà e mito si fondono, narra che Vlad perse suicida la sua moglie Elizabeta, la quale rinnegata dalla chiesa perché appunto suicida, ne diventa un’anima dannata. Vlad, pieno d’ira, ripudiò Dio e la Chiesa trasformandosi quindi in Dracula, assumendo alcuni tratti caratteristici del Diavolo.

Il film, ispiratosi come si evince dal titolo dal romanzo di Stoker, è una continua ascesa di suspense condita con attimi di erotismo e contatti col mondo paranormale. La portata del film non è solo accostata alla grandezza del regista ma anche degli attori che ne fanno parte: Keanu Reeves, Anthony Hopkins e Gary Oldman solo alcuni dei grandi interpreti di questo cult del cinema “da brividi”. La pellicola è riuscita a portarsi a casa 3 Oscar per sonoro, trucchi e costumi. Come non poter citare anche l’esilarante film Frankenstein Junior (1974) in cui uno scienziato (il mitico Gene Wilder) eredita il castello di famiglia e prova a ripetere l’esperimento del nonno, Viktor von Frankestein, ovvero quello di ricucire pezzi di un uomo deceduto e tentare di riportarlo in vita. Il film con 500 mila copie vendute in Italia, risulta essere il DVD classico di maggior successo della home video.

 





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