LIBRI Una piazza, un racconto

Storie in tempo di crisi, da Napoli a oltreoceano

    di Maria Neve Iervolino

“Una piazza, un racconto” è l’opera che racchiude le narrazioni vincitrici e finaliste del concorso letterario, giunto alla sua sedicesima edizione, promosso dalla Comunità Evangelica di Napoli nell’ambito della rassegna “Musica e cultura a piazza dei Martiri”.

Il tema di quest’anno ci mostra una piazza in tempo di crisi, talvolta presso lo sfondo familiare di Napoli “questa città che provoca strizza” secondo le parole della concorrente finalista Anna Esposito, talvolta è più lontana, una piazza globale che si estende fino alla Namibia. È un luogo del presente, oppure un’Italia post bellica in cui tra le macerie della guerra nasce un nuovo senso di rivalsa.

I tre vincitori hanno avuto il particolare merito d’aver mostrato il valore della famiglia su lati diversi di questa piazza multiforme. Alessandro Spinaci l’ha fatto con il tono realistico di email inviate nel contesto della globalizzazione del lavoro. Da Houston a Cape Town, da New York a L. A. ci vengono raccontati gli spostamenti del protagonista, che ha infine il coraggio di intraprendere lontano da casa una mirabile impresa. La forza della famiglia è viva anche in Maria Adelaide Rubini, la sua protagonista casalinga, in realtà è “scrittrice di sogni” e con i sogni sconfigge la crisi.

Nei racconti si muove il senso della speranza e dell’onestà oppure di vittoria contro un sistema viziato come nel racconto di Cristina Giunti dedicata a chi la famiglia se la inventa al supermercato nel suo “nipote d’occasione”.

Tra i finalisti interessante lo sperimentalismo di Antonio Russo De Vivo che “A voce alta” ridesta il dialetto napoletano nei suoi termini quotidiani. Tutti i racconti della raccolta sono pervasi da questa marottiana pazienza tutta napoletana dell’attesa e dell’arrangiarsi.





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