Nel cuore noir di De Giovanni

La Federico II lancia un ciclo di incontri tenuti dallo scrittore napoletano

    di Maria Neve Iervolino

La facoltà Federico II di Napoli quest’anno si è proposta di “Raccontare il lato oscuro dell’anima camminando in città” all’interno di una serie di seminari tenuti dal popolare scrittore di letteratura nera Maurizio de Giovanni. Questo ciclo d’incontri prevede di sviscerare personaggi, trame, ambientazioni e molto altro del genere che ha reso famoso il commissario Ricciardi. Il primo seminario si è tenuto all’interno dell’Aula Magna del Liceo Classico Genovesi nell’ambito del progetto F2cultura che coinvolge in numerose attività culturali l'intero ateneo, le scuole e le istituzioni con l'ambizione di uscire dall'ambito universitario per giungere a tutti i cittadini.

Presenti al primo incontro del lunedì 9 novembre oltre alla preside del Liceo Genovesi, anche il Rettore Gaetano Manfredi, il Prorettore Arturo De Vivo, il professore federiciano Pasquale Sabbatino e ovviamente lo scrittore de Giovanni.

Il Rettore è emozionato nell’annunciare, dopo il grande successo dell’anno passato, la riapertura del progetto F2cultura che nel suo primo atto dell’anno 2015-2016 propone una riflessione sul nuovo genere più apprezzato dai napoletani: il noir insieme al suo esponente più autorevole.

Da sempre la Federico II è votata alla formazione e alla ricerca culturale, mostrando così di comprendere il senso dell’economia della conoscenza, che oltre ad essere fenomeno economico è sviluppo sociale e territoriale in grado insieme ai giovani, all’università e alle scuole, di mutare la società. “Napoli ha ancora una grande sete di cultura” Ricorda il Rettore, come ha dimostrato il successo di Futuro Remoto.

Pasquala Sabbatino ricorda che Napoli non è solo luogo in cui sono ambientati i gialli di de Giovanni ma il protagonista tra i protagonisti, che "guarda al bene ma cade nel male". Con la straordinaria verve che i suoi studenti ben conoscono, sviscera il rapporto tra lo scrittore e la città.

De Giovanni tra riflessioni profonde e battute leggere parla del suo personale modo di scrivere e la notte è il motivo principale del suo discorso, filo conduttore del suo pensiero di autore che scrive per superare questa notte, la paura. La letteratura nera vuole togliere la paura sostituendola con una nuova attraverso un viaggio, il viaggio di de Giovanni è nelle mille città che vivono in Napoli, il commissariato immaginario di Pizzofalcone ha la supervisione di quattro modi opposti in cui "i contrasti di natura economica si riverberano nella sentimentalità". Un luogo vivo e difficile da raccontare poiché "ha attorno tutto e il contrario di tutto, ha la periferia in centro."

De Giovanni è un autore che tutti conoscono e che ha reso Napoli di nuovo protagonista, ma basta il successo acquisito grazie lo sfruttamento dell'anima della città più stereotipata del mondo a creare un Autore?

La risposta forse nel prossimo incontro del 7 dicembre presso la sede del Dipartimento di Studi Umanistici di via Porta di Massa.





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