Ritratti napoletani: Luca De Filippo

Storia e aneddoti dell'attore e regista figlio di Eduardo. L'impegno per i ragazzi di Nisida

    di Armando De Sio

Intelligente, sagace, riflessivo. Sono questi tre aggettivi che più di tutti possono descrivere Luca De Filippo, attore e regista nato a Roma il 3 giugno del 1948. Figlio di Eduardo De Filippo e dell’attrice piemontese Enrichetta Thea Prandi, comincia la sua carriera nel 1955, quando, diretto dal padre, è Peppiniello in Miseria e nobiltà di Eduardo Scarpetta, trasmessa in tv dal Teatro Odeon di Milano. Da quel momento, come ricorderà lui stesso in molte interviste, il padre lo farà partecipare ad alcune messe in scena scrivendogli brevi battute, permettendogli però di recitare solo negli spettacoli pomeridiani evitandogli così ritardi nei compiti scolastici. Il biennio 1960-1961 è molto difficile per Luca: gli muore prima la sorellina Luisa, a cui è legatissimo e poi la madre Thea.  A diciotto anni decide di dedicarsi alla carriera di attore: in Natale in casa Cupiello interpreta, nel terzo atto, il personaggio del vicino “intrichisso” Luigi Pastorelli.  Ma sentiamo Luca: «La mia prima esperienza [professionale] è stata a diciassette-diciotto anni. […] Quindi c’è stato un momento in cui uscivo da teatro a mezzanotte e mezzo e rientravo alle dieci del mattino, perché mi occupavo di tutto, dalla recitazione alle luci, dal montaggio della scena, al botteghino, all’amministrazione. E tutto questo mi ha dato la possibilità di conoscere molto bene tutti i vari settori che compongono il teatro. […]».

Il debutto vero e proprio avviene a vent’anni quando, con il nome di Luca Della Porta, è protagonista nel Figlio di Pulcinella, di Eduardo con Gianni Crosio per la regia di Gennaro Magliulo. Nel 1968 con lo stesso pseudonimo, comincia la sua carriera cinematografica, partecipando al film “I giovani tigri” regia di Antonio Leonviola. Dal 1968 al 1980 è nella compagnia di Eduardo, dove recita sia le commedie paterne che quelle del teatro scarpettiano. Nel 1981: «[…] quando poi mio padre si è ritirato dalla scena io mi sono detto: “Ma adesso che faccio? Vado scritturato in un’altra compagnia?”. Così ne ho parlato con lui e abbiamo deciso, anche questa volta insieme, o forse ancora lui per me, che non era il caso. Mi ha detto: “Oramai tu hai un’esperienza per cui puoi condurre una compagnia”. Quindi il 17 gennaio 1981 ho cominciato, passando dalla compagnia di Eduardo alla mia compagnia durante la stessa stagione teatrale. […]». Dopo la morte del padre, Luca attore e regista si confronta con autori della tradizione e autori contemporanei: da Scarpetta a Molière a Pinter, da Pirandello a Cerami, da Beckett a Besson. Al cinema lavora con Lina Wertmüller in Sabato, domenica e lunedì insieme a Sophia Loren, con Sergio Castellitto in Venuto al mondo assieme a Penélope Cruz e tanti altri. Luca continuerà a portare avanti i progetti dedicati ai ragazzi che vivono nel carcere minorile di Nisida attraverso la Fondazione De Filippo nata per volontà sua, del Comune di Napoli. Nel 2015, mentre sta provando Non ti pago!, si ammala improvvisamente. Muore a Roma il 27 novembre.





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