L'amore vero sa d'imperfezione

Guai ad amare come fa Furio con Magda nel film cult di Carlo Verdone

    di Amedeo Forastiere

Chi di noi non ha mai cercato l’amore perfetto? Il sogno di tutte le generazioni di adolescenti. La perfezione ci viene inculcata da piccoli. A scuola dovevano essere i migliori, i primi, i perfetti. Poi crescendo, conoscendo meglio la vita, ci accorgiamo che anche se siamo secondi, con qualche voto di meno rispetto al primo della classe, arriviamo lo stesso alla promozione. Molti arrivano alla laurea, senza la lode e spesso fanno molta strada. Pochi giorni fa ero nel regionale per Napoli: due ragazze sedute di fronte, molto carine e tanto giovani. Una volta le ragazze così facevano girare la testa ai coetanei... ma era tanto tempo fa.

Parlavano d’amore, entrambe cercavano il ragazzo perfetto in tutto. La ricerca dell’uomo perfetto mi ha fatto ricordare di una mia carissima amica. Per una vita ha cercato l’uomo perfetto, oggi che ha superato i sessanta è sola. Le due ragazze che cercano l’uomo preciso in tutto mi ricordano il film di Carlo Verdone, Bianco rosso e Verdone (1981). In questo film c’è un personaggio molto particolare (tutti lo sono) ma questo ancor di più, è unico, l’uomo perfetto, Furio. Logorroico e morbosamente pignolo, come esige la perfezione. La moglie, Magda, non lo sopporta, vorrebbe tanto che il suo Furio rispecchiasse il suo nome. Che qualche volta si lasciasse andare come una furia, ma all’uomo preciso non è consentito, va contro le sue regole di perfezione. La moglie Magda incontra per caso un uomo tenebroso, sregolato, totalmente diverso da suo Furio, che fa? Lascia i due figli in auto e scappa via con il salvatore.

Vorrei dire alle due ragazze che cercano l’uomo perfetto, che la perfezione non esiste. Qualora esistesse sarebbe una cosa noiosa viverci insieme. Non a caso ho citato Furio e Magda. Quando ero ragazzo mia madre mi raccontava di un’industria meccanica che produceva macchinari perfetti che non si rompevano mai, si chiamava La precisa. Quando sbagliavo qualcosa lei diceva: La Precisa è fallita. Non ho mai saputo se questa industria meccanica fosse realmente esistita o frutto della fantasia di mia madre, usata così come metafora. Le due ragazze parlano, quando lo fanno piano non riesco a sentire bene cosa dicono per la distanza, ma dall’espressione deduco che sono in sintonia. Non mi posso avvicinare, per dirle: Ragazze non vi consumate la vita a cercare l’uomo perfetto, rischiate di arrivare a un’età della mia amica senza risultati.

Chi cerca la perfezione non conosce il sapore del lasciarsi andare, di trasgredire un po’ le regole. Fare l’amore nei posti più strani e non nel tradizionale letto con giorni della settimana stabiliti, come Furio con Magda. Progettare insieme le cose più strane, che ti rendono felice. La perfezione è severa, ride poco o per niente. Le ragazze continuano a progettare la vita con l’uomo perfetto, una vita tranquilla, dove tutto è programmato dalla perfezione. Domani già sai cosa fare dopodomani, così per tutta la settimana. Il soggetto Furio stabilisce anche il giorno e l’ora per fare l’amore, la durata e le calorie da bruciare. Non bisogna essere perfetti, basta essere speciale per la persona amata. Chi ama è imperfetto e la favola non te le racconta, ma te la fa vivere.





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