Una Cenerentola alla corte dei Windsor

Il matrimonio da favola di Harry e Meghan

    di Amedeo Forastiere

Quello di Harry e Meghan è stato senza dubbio il matrimonio dell’anno. Prima, ne abbiamo visti di royal wedding. William e Kate convolano a nozze il 29 aprile del 2011. Ricordo i pettegolezzi sulle forme delicate ma sensuali della sorella della sposa, Pippa, e Harry che guardava le sue fattezze canovianesbavando come Fantozzi! 

Catherine Elizabeth Middleton, detta Kate, non nobile, ma figlia di una delle più ricche famiglie londinesi. I suoi mezzi le danno la possibilità di frequentare una delle più prestigiose università del Regno Unito, St. Andrews, dove conosce William, nipote della regina Elizabeth. La sua entrata alla corte dei Windsor, come moglie del principe erede al trono, non diede quel sapore di fiaba, come quello di Meghan, ragazza del popolo. Anche se ugualmente il matrimonio trasmesso in diretta fu seguito da milioni di persone in tutto il mondo.

Meghan Markle realizza il sogno di sposare il giovane principe Harry. Attrice televisiva americana, abbronzatissima e come se non bastasse divorziata. Di famiglia modestissima; stando ai pettegolezzi anche discutibile tra fratelli e padre assente al matrimonio. Cose che fino a pochi anni fa alla severissima corte d’Inghilterra erano impensabili da accettare.  

La fiaba di Cenerentola con il bel principe si ripete, nonostante siano passati 385 anni. Fa ancora credere alle ragazze, quelle che vengono dal popolo, che il matrimonio da fiaba non è solo un sogno…se po’ ffa’!

Girare per la città in una carrozza imperiale tutta aperta. Il popolo radunato ai bordi della strada saluta gli sposi. Tutto come da copione di un bel film. Invece no, è una bellissima realtà.

Confesso che non ho seguito molto il matrimonio in tv, solo qualcosa al telegiornale, quel poco che bastava per scrivere il mio pensiero. Che centinaia di migliaia di persone al mondo si fermino per seguire il matrimonio-fiaba, Cenerentola con il bel principe, fa riflettere, ma in modo positivo.

Il momento politico internazionale non è dei migliori, con le continue minacce di guerra. Gli attentati che ormai sono diventati di quotidiana normalità, senza rispetto e umanità per i tanti bambini che non sanno nemmeno cos’è la politica. Sanno solo che persone cattive lanciano bombe sulle loro case facendoli morire. In tutta questa crudeltà, c’è ancora (per fortuna) chi sogna, sperando che il suo un giorno si possa realizzare, come è accaduto alla Cenerentola-Meghan, che dalla lontana California, vecchio West, arriva a Buckingham Palace e sposa il suo bel principe.

Guardando le scene fabesche in tv, ho pensato a quante bambine del matrimonio del secolo non sanno nulla, perché qualche bomba lanciata dall’uomo cattivo ha distrutto la loro casa e non hanno più il televisore. Il sogno di diventare un giorno principessa, di girare in carrozza, però, lo inseguono comunque.

Si sogna di più nell’adolescenza, in particolare lo fanno le ragazze, quando cominciano a fantasticare il grande amore, il Principe Azzurro, proprio come nelle fiabe. Il matrimonio di Harry e Meghan è stata la dimostrazione che, qualche volta, la fiaba abbandona il sogno e si fa realtà.

Eppure anche i maschietti si lasciano andare a qualche fantasticheria. Accade dopo l’estate 1957, quando nel porto di Sorrento arrivò lo yacht della principessa indiana Kalì. Un giovane pescatore di nome Pasqualino, povero ma bello, portò del pesce fresco sulla barca della bella e giovane principessa, e proprio come accade nei sogni e nelle fiabe, un incrocio di sguardi, e tra i due scoccò l’amore. Il giovane pescatore sposò la bella principessa e diventò maharaja. Ne parlarono tutti i giornali, Domenico Modugno scrisse una canzone: Pasqualino ‘o Maraja.  Grande successo. Pasqualino ‘o Maraja, da buon napoletano ha insegnato a far la pizza, tutta l’India ne va pazza, solo pizza vuol mangiar. Pasqualino Maragià   ha imparato a far l’indiano ma da buon napoletano chiama tutti “Ue’ paesani”.

La vita è un sogno O i sogni aiutano a vivere meglio? È la domanda di Marzullo a tutti suoi ospiti, alla quale nessuno può sottrarsi. Facciamo finta che anche noi in questo momento siamo ospiti del suo programma. Cosa rispondere? La vita può essere un sogno, e i sogni possono aiutare a vivere meglio. Poi se qualche sogno si realizza, be’, allora stiamo vivendo la fiaba.

Alla prossima ragazzi.





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